Ancora una sconfitta per l’Antes Ogliastra Volley nella quarta giornata del Campionato regionale di serie C femminile. Turno favorevole invece per l’Under 18. Stupisce l’Under 14.

Capitan Tilocca e compagne non hanno sfruttato il turno casalingo e la reale possibilità di vittoria, nella gara che le ha viste affrontare il Sant’Andrea Gonnesa. Dopo un ottimo primo set, vinto con il punteggio di 25-22, le biancorosse hanno peccato un po’ di lucidità nei momenti topici della gara. Tre a uno il punteggio finale per le sulcitane allenate da Loris Cocco. I dati statistici delle ogliastrine, come accadeva già lo scorso anno, mostrano la squadra spesso migliore, oppure allo stesso livello delle avversarie, in tutti i fondamentali evidenziando però un numero nettamente superiore di errori-punto in attacco.  Le ragazze di coach Marco Asoni riposeranno la prossima giornata, per il ritiro dell’Hermaea Olbia, per poi affrontare sino alla pausa Natalizia quasi tutte le dirette contendenti per la salvezza. Dopo il ritorno, dalla maternità, di Silvia Mele sono possibili ulteriori novità nell’organico biancorosso.

Turno favorevole, invece, per la squadra under 18, impegnata a Dorgali contro la Polisportiva Gonone. Nonostante l’assenza di tre atlete per la concomitante gara di serie C, le ogliastrine hanno conquistato l’intera posta e vinto abbastanza agevolmente il primo e terzo set. Alice Pirisino e compagne hanno mostrato molti progressi rispetto la gara iniziale vinta 3 a 0 contro la Sirio Orosei, particolarmente in cabina di regia dove si sono alternate Valeria Delussu e Margherita Ludovico (classe ‘2003). Domenica mattina trasferta a Macomer per la terza giornata.

Stupisce, invece, il gruppo under 14, impegnato a Telti per un torneo contro le squadre under 16 della Gemini Arzachena, del Golfo Aranci Volley e della Time Out Telti. Nonostante la differenza di statura rispetto le avversarie, le stelle ogliastrine conquistano la vittoria della manifestazione, mettendo in campo tanta tecnica, buona organizzazione di gioco e una carica motivazionale davvero invidiabili.
Dopo i tanti complimenti ricevuti, l’attenzione è tutta per il campionato che inizierà domenica prossima: avversarie della prima giornata, manco a dirlo, le pari età della Sirio Orosei.

(Comunicato Ogliastra volley)

Nel vasto mosaico del nostro pianeta, esistono ben 323 isole che superano i 1000 km² di superficie: possiamo definirle le “grandi signore del mare”, ma anche in questa élite le differenze sono sbalorditive. Al vertice troneggia incontrastata la Groenlandia, con i suoi 2.130.800 km², praticamente un continente in miniatura (o maxi-isola, a seconda dei punti di vista), mentre in fondo alla classifica resiste timidamente l’isola Smiley, in Antartide, che appena supera il requisito minimo con i suoi 1000 km² tondi.

In mezzo a questi estremi si colloca un universo affascinante di terre circondate dal mare, tra cui spiccano due italiane: Sicilia e Sardegna. La Sicilia, con 25.662 km², conquista la 45ª posizione, mentre la Sardegna la tallona da vicino con i suoi 24.090 km², posizionandosi al 47° posto, superata di pochissimo dalla canadese Somerset, un nome poco noto ma sufficientemente esteso da inserirsi tra le due italiane.

La Sardegna, dunque, entra per un soffio nella top 50 delle isole più grandi al mondo, un traguardo che la rende protagonista nel panorama geografico globale. Entrambe, Sicilia e Sardegna, sono anche le due isole più grandi del Mediterraneo, che nel ranking mondiale vanta poche rappresentanti: oltre a loro ci sono solo Cipro, Creta, Maiorca, la Corsica e Rodi, quest’ultima appena sufficiente a far parte delle “grandi” del Mare Nostrum.

La top 10 globale, invece, racconta un’altra geografia, fatta di colossi spesso poco popolati come l’Isola di Baffin o l’Ellesmere, dove gli abitanti si contano in poche migliaia (se non centinaia), ma anche di giganti densamente popolati come Honshū, con i suoi 103 milioni di persone e Tokyo come cuore pulsante. Un mondo di isole, insomma, che sorprende per vastità, varietà e curiosità, dove anche una “piccola” come la Sardegna riesce a ritagliarsi il suo posto tra le regine dell’oceano.