“L’Fc Arbatax come una famiglia. ” Dopo cinque anni di completa dedizione alla causa, Claudio Mascia saluta l’Arbatax e approda all’Uragano Pirri. Il difensore tortoliese, con un passato nel Tortoli in Eccellenza, Baunese in Promozione e Castor, soprattutto per motivi di lavoro lascia la squadra di mister Cuccu, per giocare in una cagliaritana.

“Nel 2008 ho dato inizio ad un’avventura molto importante. Venivo da una promozione con la Castor – racconta Claudio Mascia – ed ero appena stato acquistato dal Quartu 2000. L’Arbatax veniva da un’ ottima stagione in Seconda, in cui aveva sfiorato il salto di categoria ma doveva affrontare una rifondazone. Per scommessa accettai e invece di andare al Quartu firmai per l’Arbatax. Da subito conobbi persone speciali e me ne innamorai tanto che ogni estate ho rifiutato proposte da squadre di categorie superiori pur di stare in quella che consideravo la mia seconda famiglia”.

“Ho indossato con onore la fascia di capitano ed ho cercato di trasmettere la mia voglia ad ogni compagno di squadra. Ho conosciuto persone speciali ai quali mi sono affezionato moltissimo, come il vero capitano Devigus, Chessa, Daniele ed Enrico Cuccu, persone squisite per cui valeva la pena ogni sacrificio, come quello di viaggiare ogni week end da Cagliari per dare due calci al pallone. La prossima stagione affrontero’ una nuova sfida. Ho accettato la proposta di Mister Chessa all’Uragano perchè mi voglio rimettere in gioco ed avere la possibilità di far parte di una squadra anche in settimana dato che con l’Arbatax mi allenavo in sede separata a Cagliari. Mi hanno parlato bene dell’ambiente e non vedo l’ora di conoscere i nuovi compagni e mettermi a servizio della squadra. Spero sia una stagione esaltante nella quale ci potremo togliere tante soddisfazioni. Io farò di tutto per dare il mio contributo con l’emozione e la concentrazione della prima volta. Forza Uragano!”

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Nella prima foto Giovanni Devigus consegna la fascia di capitano a Claudio Mascia.

La foresta costiera di Biderosa è uno dei tesori naturali più affascinanti della Sardegna. Cinque calette incantevoli, circondate da una pineta di pino d’Aleppo e pino domestico e da una ricca vegetazione spontanea, offrono uno spettacolo da cartolina: il verde intenso dei ginepri, dei lecci e delle sughere incornicia l’azzurro cristallino del mare e il bianco candido della sabbia finissima.

Foto dal profilo Oasi di Biderosa

Situata a 13 chilometri a nord di Orosei, l’oasi di Biderosa si estende su 860 ettari e rappresenta uno dei pochi parchi a numero chiuso in Sardegna. Il parco è gestito dalla cooperativa locale “Le Ginestre” e protetto dall’Ente Foreste, garantendo la conservazione di un ambiente unico e la fruizione sostenibile delle sue bellezze naturali.

Foto dal profilo Oasi di Biderosa

La foresta è suddivisa in cinque comparti e custodisce, oltre alle spiagge, un patrimonio vegetazionale straordinario. Nelle zone interne e su Monte Tuttavista si incontrano sughere, lecci e ginepri fenici, mentre lungo i sentieri si scorgono numerosi esemplari di palma nana (Chamaerops humilis). L’area ospita anche un piccolo frutteto e un oliveto di circa un ettaro.

Foto dal profilo Oasi di Biderosa

Il percorso attraverso la foresta conduce a un susseguirsi di panorami mozzafiato: rilievi granitici che si affacciano sul mare, scorci di litorale bianco e trasparente, e un’atmosfera di tranquillità assoluta. Arrivare alle calette di Biderosa è come scoprire un angolo fuori dal tempo, dove natura e bellezza si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Foto dal profilo Oasi di Biderosa

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