Comunali. Gli arbataxini si uniscono in un movimento per il bene della frazione
Arbatax quest’anno, in vista delle elezioni comunali del 25 maggio, ha deciso di dire la sua unendo i propri cittadini sotto l’egida del movimento #Arbatax 14, un’associazione politica che si presenta libera e apartitica, volta solo a tutelare gli interessi

il movimento Arbatax14
Arbatax quest’anno, in vista delle elezioni comunali del 25 maggio, ha deciso di dire la sua unendo i propri cittadini sotto l’egida del movimento #Arbatax 14, un’associazione politica che si presenta libera e apartitica, volta solo a tutelare gli interessi della frazione, troppo spesso trascurati. Il gruppo, che si riunisce ogni settimana e che risulta essere di volta in volta più numeroso, è nato proprio con l’intenzione di rappresentare in modo diretto i cittadini arbataxini al prossimo consiglio comunale.
Gli obiettivi cardine di #Arbatax 14 sono legati alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, al miglioramento del patrimonio architettonico e dell’arredo urbano e alla promozione culturale e turistica della frazione. Nel programma, consultabile anche sui social, risulta chiara la necessità, da parte degli abitanti di Arbatax, di rendere finalmente il proprio borgo un centro marinaro pulito, vivibile e salubre. Una costa turistica con un’elevata qualità di vita per i residenti e i villeggiatori. Tutto questo, secondo i membri del movimento, sarà possibile solo tenendo sotto controllo le attività del depuratore e dello stabilimento Saipem e impegnandosi al massimo per tutelare e rendere godibili i luoghi-simbolo della frazione costiera.
La prossima riunione, aperta a tutti i cittadini arbataxini e tortoliesi interessati, è prevista per venerdì 4 aprile alle 18.30 presso il salone dell’associazione culturale Stella Maris ad Arbatax. Un incontro aperto, al quale ogni cittadino avrà la possibilità di contribuire con idee, proposte e opinioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel cuore dei Tacchi d’Ogliastra: piccolo viaggio al Nuraghe Serbissi, tra pietra, cielo e mistero

A 940 metri d’altezza, tra Osini e Gairo, il Nuraghe Serbissi domina la valle del Rio Taquisara. Un capolavoro dell’architettura nuragica incastonato tra i Tacchi d’Ogliastra, dove storia e paesaggio si fondono in un equilibrio perfetto. Nel nostro articolo, il racconto di un luogo che incanta da millenni
Arroccato a 940 metri di altezza, su una delle creste calcaree dei maestosi Tacchi d’Ogliastra, il Nuraghe Serbissi domina il confine naturale tra i territori di Osini e Gairo, in una delle aree più suggestive e incontaminate della Sardegna orientale. Questo straordinario complesso nuragico, risalente a un periodo compreso tra il XVII e il X secolo a.C., è tra i più affascinanti e meglio conservati dell’isola.
Costruito in pietra calcarea, Serbissi si erge come una sentinella silenziosa a vegliare sulla valle del Rio Taquisara, che si distende sotto i suoi bastioni con una bellezza mozzafiato. Dalla sua sommità lo sguardo si perde tra vallate selvagge e panorami che, in certi momenti del giorno, sembrano sospesi nel tempo.

Nuraghe Serbissi, Osini PH Cristian Mascia
Il cuore del nuraghe è rappresentato da una torre centrale, alta oltre sei metri, affiancata da tre torri minori disposte attorno a un piccolo cortile interno. Al suo interno, la torre principale conserva ancora intatta la tholos, la tipica camera a falsa cupola della civiltà nuragica, esempio superbo dell’ingegno costruttivo dell’epoca. Una scala elicoidale composta da 28 gradini, perfettamente conservati, conduce alla camera superiore, offrendo ai visitatori l’emozione di percorrere gli stessi passaggi calpestati millenni fa.
Intorno al nucleo centrale del nuraghe si intravedono chiaramente le basi circolari delle capanne che componevano l’antico villaggio nuragico, testimoni silenziose della vita comunitaria che si svolgeva su queste alture.
A rendere Serbissi ancora più unico è la presenza di una grotta naturale che si apre proprio sotto la struttura megalitica. Si tratta di una grande cavità calcarea, dotata di due ingressi e naturalmente illuminata dalla luce esterna, che probabilmente ebbe funzione rituale, di rifugio o di deposito. Questo elemento, raro nel panorama nuragico, aggiunge un ulteriore livello di mistero e fascino al sito.

Nuraghe Serbissi, Osini PH Cristian Mascia
Il Nuraghe Serbissi è un luogo dell’anima, dove la storia millenaria della Sardegna si fonde con la potenza del paesaggio ogliastrino. Visitare Serbissi significa immergersi in un passato remoto, in equilibrio perfetto con la natura più aspra e autentica dell’isola.
Ringraziamo il fotografo Cristian Mascia, per la sua disponibilità e per le splendide immagini che restituiscono tutta la magia e la maestosità di questo enorme “guardiano del tempo”. Un grazie speciale anche a Cristian Lai e Giorgio Mura, che si prendono meravigliosamente cura di questo prezioso sito, che merita di essere conosciuto e preservato.

Nuraghe Serbissi, Osini PH Cristian Mascia
.

© RIPRODUZIONE RISERVATA