Su logu de S’Iscultura

Il sindaco di Tortolì Domenico Lerede accoglie con piacere la notizia dell’articolo dedicato a Su Logu de s’Iscultura apparso nella rivista Brava Casa. Il museo all’aperto realizzato dal Comune di Tortolì per merito dell’ex sindaco Franco Ladu, suscita sempre l’interesse degli appassionati e delle riviste specializzate.

“Il museo a cielo aperto ‘Su logu de s’Iscultura’ ha cose da favola”,-  scrive la rivista Brava Casa, per il sindaco di Tortolì Domenico Lerede,  “i segnali che arrivano dalla stampa nazionale sui pregi della cittadina sono esempio di virtù di cui ci dobbiamo vantare. Siamo una terra  con una storia da custodire, – aggiunge Lerede – ma  che guarda verso nuovi linguaggi per promuovere e far conoscere anche i suoi aspetti più originali. –  ha detto il primo cittadino –  E’questo il tratto caratterizzante che contraddistingue ancora oggi il museo all’aperto nato nel 1995, grazie al contributo dell’allora sindaco Franco Ladu”.

Nella mostra si può ammirare un inestimabile patrimonio di eccellenze artistiche. Sono esposte le opere di Mauro Staccioli, Antonio Levolella,Umberto Mariani, Maria Lai, Ascanio Renda, Pietro Coltella e HitetoskiNagasawa. A distanza di anni dalla sua ideazione, il museo a cielo aperto presenta ancora agli spettatori un arredo urbano e ambientale innovativo fatto di opere scultoree di grandi dimensioni. Ad attrarre tanto i bambini – è scritto nella rivista Brava Casa – è l’ultima installazione dedicata a Pinocchio firmata dall’artista Alex Pinna. L’allestimento della è stato curato negli anni dal noto gallerista ora scomparso Edoardo Manzoni.

“Il museo mostra – conclude il primo cittadino – è oramai parte della nostra cittadina ed ha contribuito senza sosta a farci conoscere al mondo”.

Un grande affresco dai toni blu e sabbia, con onde, pesci e richiami al mondo marino: lo avete mai visto?

Si trova in un luogo un tempo importante e frequentato, nel cuore di Arbatax. La domanda per chi conosce la zona è semplice: sapete dire dove si trova?

La risposta è nella sala ristorante dell’ex Hotel Speranza, oggi abbandonato. Un tempo era uno degli alberghi più conosciuti della zona, ma da anni l’edificio è chiuso e in stato di degrado. Eppure, tra le sue mura rimangono ancora testimonianze visive come questo affresco, che raccontano una storia di ospitalità, mare e memoria locale.