Anche i tortoliesi avranno presto la possibilità di fare la diretta conoscenza del misterioso Yeti d’Ogliastra. Infatti, dopo le tappe di Lanusei e Loceri, il documentario comico targato Ogliastra Tv sbarcherà a breve anche a Tortolì. Per quei pochi distratti che si fossero persi lo yeti-fenomeno, ecco un piccolo excursus chiarificatore su questo singolare documentario: “Lo Yeti d’Ogliastra” è un’inchiesta a puntate appassionante e divertente condotta dal noto giornalista Francesco Manca. È nata dalla volontà di pubblicizzare il territorio ogliastrino in un modo diverso dai soliti: fresco, ironico, accessibile a tutti. Il temibile Yeti è interpretato dal bravissimo attore lanuseino Silvano Vargiu. Col giocoso pretesto di seguire le sue tracce, Francesco Manca mostra in tutta la loro bellezza i nostri paesaggi ogliastrini ( in particolare il Parco Archeologico del Bosco Seleni di Lanusei) strizzando allo stesso tempo l’occhio al divertimento e alla comicità. Un progetto innovativo fortemente voluto dalle telecamere di Ogliastra Tv guidate dal giovane Andrea Anglani.

Al momento lo Yeti vanta centinaia di fans in rete, dimostrazione del fatto che cultura e divulgazione possano fare rima anche con leggerezza e brio. Il trio artistico Manca-Vargiu-Anglani vi attende quindi giovedì 9 febbraio alle 20.45 al Cinema Garibaldi di Tortolì, dove verranno proiettate per la prima volta sul grande schermo sei puntate dell’inchiesta che ha conquistato in pochi mesi il web. Uno Yeti in alta definizione vi aspetta. Meglio andare a fargli visita, è suscettibile.

Un blitz contro il narcotraffico ha portato al recupero di 51 chili di hashish, per un valore stimato di 220mila euro, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Carbonia a Bari Sardo, nel Nuorese. La droga, confezionata in circa cento panetti avvolti in plastica, era nascosta all’interno di un bidone interrato sotto una grande quercia, un nascondiglio studiato per sfuggire ai controlli.

Il sequestro è direttamente collegato all’operazione “Termine”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Cagliari, che all’inizio di ottobre aveva portato a 71 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e cessione di droga, nonché porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.

Durante quella vasta operazione, le forze dell’ordine avevano arrestato 50 persone, mentre 9 erano state messe ai domiciliari; erano stati inoltre emessi tre obblighi e divieti di dimora, con decine di perquisizioni tra Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Roma, Pisa, Biella, Vicenza e Macerata. L’indagine aveva permesso di disarticolare due associazioni criminali radicate in Sardegna, collegate a contatti con ambienti della criminalità albanese operanti in Toscana e Veneto.