I ragazzi di mister Cannas chiudono in bellezza la stagione.

La manifestazione a carattere regionale, organizzata dalla Polisportiva Civitas Tempio e dall’ Associazione Torneo Muzzetto, è dedicata alle categorie juniores, allievi, giovanissimi, esordienti, pulcini e piccoli amici.

Tra le finalità del Torneo dedicato all’ educazione sportiva, quella di ricordare la figura di Antonello Muzzetto, sia per il suo impegno in ambito sportivo che per i suoi insegnamenti. Vetrina giovanile importante, che ha visto in passato emergere tanti giovani campioni sardi come Cossu e Matteoli.

Per lo straordinario campionato regionale disputato e chiuso al terzo posto, la juniores della Pol. Villagrande è stata invitata dagli organizzatori del Muzzetto. I giovani villagrandesi mercoledì 5 giugno hanno disputato le fasi eliminatorie, costituite da un triangolare che vedeva inserite Lauras e Budoni.

Nella prima partita Mario “Yepes” e compagni hanno perso contro il Budoni, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’ uno a uno, grazie al gol di Stefano Marroni e alle parate di un super Guglielmi. Nella seconda gara hanno affrontato, battendo per 2 a 1 (Marroni, Olianas) il Lauras, aggiudicandosi il primo posto. I ragazzi terribili di Villagrande sono rientrati a Tempio sabato 8 per disputare le fasi finali. La semifinale li ha visti opposti al Carbonia (inserita nel secondo triangolare con Tempio e Codrongianus).

Partita ricca di emozioni e di gol. E’ finita 4-2 per i sulcitani guidati da un super Simone Murru. Inutile, per i biancoblù, la doppietta del genietto Marroni. La finale, disputata la domenica seguente, ha visto trionfare meritatamente il Carbonia sul Lauras con un secco due a zero. Le reti sono state realizzate dal solito Simone Murru e da Marco Foddi.

Per la squadra allenata da Michele Cannas, la soddisfazione di aver onorato al meglio un torneo così prestigioso e di aver portato a casa il premio “Fair Play”, assoluta novità introdotta quest’ anno al Muzzetto di Tempio. Senza dubbio, è stato un anno fantastico chiuso in bellezza. Stagione che ha visto tantissimi elementi in pianta stabile in prima squadra come ad esempio Fabiano Columbano, Francesco Vitale, Davide Rubiu e Angelo “Turbo”Monni, ma anche tanti esordi come quelli di Renato Mereu ( classe 1997) e di Diego Olianas ( classe 1995).

Alessandro Mulas, 32 anni, è un vero e proprio pilastro della comunità lanuseina. Le sue giornate sono costantemente legate a un costante impegno al servizio della comunità, a vario titolo.

Nel contesto delle attività parrocchiali, Mulas è una figura di riferimento nel Santuario Madonna D’Ogliastra, situato a pochi passi dalla sua abitazione. Da anni, contribuisce attivamente a varie iniziative, rivestendo ufficialmente il ruolo di vice-presidente del comitato festeggiamenti Sant’Antonio Abate, celebrazioni in programma per il 17 e 20 gennaio. Inoltre, ricopre la posizione di segretario del consiglio Pastorale e, da pochi mesi, è il primo uomo a presiedere l’Associazione Madonna D’Ogliastra, un onore particolare dato che, fin dalla sua creazione, era sempre stata guidata da donne.

Alessandro Mulas è anche il referente di molte iniziative culturali di respiro ogliastrino. Da circa due anni, è il presidente dell’Associazione culturale “In Teatro”, che gestisce il Teatro Tonio Dei. La gestione di questo spazio, per il 32enne lanuseino, è il coronamento di un sogno a lungo coltivato e oggi concretizzato. “Creare eventi culturali dalla base e incoraggiare la comunità a partecipare è motivo di grande orgoglio e soddisfazione” racconta.

Ma non finisce qui.  Alessandro dedica tempo anche alla sua passione più grande: l’organetto. Una passione che, grazie ai sacrifici compiuti in tutte le sue sfaccettature di impegno comunitario, ha potuto riabbracciare, diventando anche ideatore e organizzatore di una apprezzata rassegna dedicata al mondo dell’organetto, che proprio quest’ anno spegnerà la quinta candelina. “L’organetto, per me, è un modo di esprimere le emozioni, una fuga verso la bellezza dell’arte musicale” spiega.

Sull’orizzonte di Alessandro si prospettano molte opportunità e nuove sfide, tuttavia, per scaramanzia, preferisce non svelare i dettagli sui futuri progetti.

In definitiva, questo giovane lanuseino si distingue come esempio di dedizione e servizio alla comunità, dimostrando che attraverso la cultura, la fede e la passione si possono costruire ponti solidi che rafforzano il tessuto sociale.