Il Comune e l’Associazione Turistica Pro Loco di Ilbono sono lieti di invitarvi all’undicesima edizione della sagra “Pane e Olio in Frantoio”, in programma per il 24 e il 25 novembre 2012. Anche quest’anno la manifestazione si aprirà in concomitanza con la presentazione, alle ore 11.30 presso la Sala Polifunzionale della Biblioteca comunale, della competizione rallistica 3° Ronde d’Ogliastra, fissata per l’1 e il 2 dicembre. Già dalle ore 09.30 di sabato, però, tutti gli stand le cantine saranno aperti per permettere ai visitatori di gustare e acquistare i prelibati prodotti gastronomici locali, in primis il pregiato olio extravergine d’oliva di Ilbono della nuova annata. Sempre in Biblioteca, alle ore 17.00 ci sarà la presentazione della nuova fatica dello scrittore ilbonese Giulio Cesare Mameli. Per tutto il pomeriggio le vie e le cantine del paese saranno animate dall’esibizione itinerante del Coro Polifonico “Gusana” di Gavoi e verso sera dalla musica del fisarmonicista Alessandro Podda e dai balli sardi del gruppo Folk di Villaputzu. Alle ore 18.00 ci sarà il Convegno dedicato all’olio extravergine d’oliva che vedrà la partecipazione delle autorità e di esperti del settore.

Domenica 25, alle 9 del mattino, avverrà la consegna del Radar agli equipaggi iscritti al Rally e alle 9.30 tutti gli stand, gazebo e “mangasinus” accoglieranno con i loro prodotti ospiti e turisti.  Alle ore 16.30, l’Istituto Bellieni di Sassari, in collaborazione con lo Sportello della Lingua Sarda di Ilbono presenterà, nella Sala Polifunzionale, il DVD “Su sardu de ogni die” realizzato nell’ambito del progetto AERAS Annualità 2007. Nel pomeriggio sarà la volta del Coro Polifonico di Tonara “Peppino Mereu” che visiterà tutti gli stand e la sera Alessandro Podda accompagnerà con la sua fisarmonica i balli sardi eseguiti dal gruppo Folk di Ilbono.

Sia il 24 che il 25 novembre, lungo il percorso, potranno essere visitati le varie esposizioni, i panifici e i frantoi, nei quali sarà possibile degustare e acquistare il pane di giornata, l’olio nuovo e tantissimi altri prodotti agro-alimentari. In entrambi i giorni i cittadini di Ilbono saranno lieti di offrire, gratuitamente, presso lo stand de “Su cafè po is ànimas”, caffè, thè e biscotti sardi.

Anche quest’anno verranno riproposti i concorsi “Su giru de s’ollu”, per l’olio più buono e “S’anguli de pani prus bella” per il miglior pane. Le premiazioni avverranno l’8 dicembre nel Centro di Aggregazione Sociale.

Piccolo, schivo, ma sorprendentemente adattabile: è il toporagno dai denti bianchi, e in Sardegna ne vive una sottospecie unica al mondo, la Crocidura russula ichnusae, presente nell’isola sin dal IV millennio a.C., come attestano i ritrovamenti nella grotta di Su Guanu. Questo minuscolo mammifero, lungo appena 9–13 cm e del peso di 7–15 grammi, è uno degli abitanti più antichi e discreti del territorio sardo.

Rasbak – Opera propria, CC BY-SA 3.0 – wikimedia

La Crocidura sarda è diffusa in quasi tutti gli ecosistemi dell’isola, dalle zone boscose fino a 1.000 metri di altitudine, incluse aree protette come l’Isola dell’Asinara. Predilige gli ambienti mediterranei: vive tra macchia, praterie asciutte e zone di transizione tra bosco e campagna, ma non disdegna neppure i giardini e le abitazioni rurali, dove si avvicina all’uomo.

La sua pelliccia è folta e di colore bruno-rossiccio sul dorso, sfumata nel grigio sul ventre, e ha il classico aspetto dei toporagni: muso allungato, occhi minuscoli, orecchie rotonde poco visibili e coda nuda, lunga circa la metà del corpo.

Foto Forestas

Una delle particolarità più sorprendenti della Crocidura è il “carovanamento”, osservabile anche nella sottospecie sarda. In caso di pericolo, o quando i piccoli iniziano a esplorare il mondo esterno, si dispongono in fila indiana, uno aggrappato all’altro, seguendo la madre in una sorta di minuscola catena in movimento.

Come altri Soricidi, la Crocidura emette suoni e ultrasuoni e i maschi diffondono un odore muschiato per marcare il territorio e attirare le femmine. È attiva sia di giorno che di notte, e anche se non va in letargo, può entrare in uno stato di torpore per ridurre il metabolismo nei periodi critici.

La stagione riproduttiva va da febbraio a settembre, con una pausa estiva ad agosto. Le femmine nate all’inizio della stagione possono già riprodursi nello stesso anno. Ogni parto dà origine a 2–6 cuccioli, con un massimo di 3–4 cucciolate nella stagione successiva. L’aspettativa di vita della Crocidura è breve, tra 20 e 30 mesi.

La Crocidura sarda non è attualmente a rischio di estinzione, ma è una delle specie più vulnerabili agli incendi. Quando un’area viene colpita dal fuoco, la ricolonizzazione può richiedere anche 5–6 anni. Per questo motivo è inserita nell’Allegato III della Convenzione di Berna (Legge 503/1981), che tutela le specie europee in pericolo.

La presenza della Crocidura russula ichnusae in Sardegna è un ulteriore tassello dell’incredibile biodiversità faunistica dell’isola, spesso trascurata ma fondamentale. Un piccolo mammifero che, silenziosamente, continua da secoli a vivere in simbiosi con il paesaggio mediterraneo, ricordandoci quanto anche le creature più piccole abbiano un ruolo importante negli equilibri naturali.