Crisa nell’aspro cuore di Cardedu: l’ultimo murale dell’anno è un inno alla rinascita
L'ultimo progetto del 2025 dell’artista sardo nasce tra le rocce di Cardedu. Un intervento che trasforma un luogo carico di storia in uno spazio vivo per la comunità, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Domus de Luna e l’associazione Ogliastra in Forma.
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C’è un’arte che non chiede permesso, ma si mette al servizio del paesaggio. Ed è proprio tra i profili aspri e selvaggi di Cardedu, nel cuore dell’Ogliastra, che Crisa, uno degli artisti e muralisti sardi più apprezzati, ha scelto di suggellare il suo 2025. Un intervento che va oltre l’estetica, diventando un ponte tra memoria e futuro.

L’opera non è solo un omaggio visivo alla Sardegna, ma il tassello finale di un lungo percorso di rigenerazione. Il progetto nasce infatti dalla collaborazione tra la Fondazione Domus de Luna e l’associazione Ogliastra in Forma, due realtà da sempre in prima linea per la tutela delle fragilità. Grazie a questa sinergia, un’area caratterizzata da un passato complesso e spesso dimenticato viene oggi restituita alla cittadinanza, trasformandosi in uno spazio pubblico di condivisione.

Per Crisa, il lavoro in Ogliastra non è stato un impegno come gli altri. La forza del paesaggio circostante e la carica emotiva del progetto hanno influenzato profondamente la genesi dell’opera. “È un progetto a cui tengo profondamente per la storia che questo luogo porta con sé,” ha dichiarato l’artista a lavoro concluso. “Si tratta di uno spazio restituito alla comunità, rinato grazie a un lavoro corale. Vedere questo luogo riprendere vita attraverso l’arte è il modo migliore per chiudere l’anno”.

L’opera di Crisa diventa così un simbolo: la prova che anche nei paesaggi più impervi, attraverso l’unione di intenti tra associazioni e talenti locali, la bellezza può farsi spazio e restare.
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