Ovodda, neve e gobbe d’Oriente: i cammelli barbaricini sono ormai parte del paesaggio sardo
Ovodda sotto la neve. La famiglia dei “cammelli barbaricini” cresce ancora: ecco Giovanni Lindo dalla Mongolia.
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A Ovodda, tra i pascoli imbiancati della Barbagia, la scena è di quelle che non passano inosservate: la famiglia dei cosiddetti “cammelli barbaricini” continua ad allargarsi. Accanto a Rodolfo – il primo cammello afghano-barbaricino diventato celebre durante il Carnevale e protagonista virale sul web – sono arrivate nel tempo Valentina (ora in dolce attesa), Costanza, Pasqualina e, ultimo arrivato, Giovanni Lindo, proveniente direttamente dalla Mongolia.

Giovanni Lindo con Michele Ladu
La storia di questo originale gruppo aveva acceso le discussioni qualche tempo fa, quando Rodolfo fu visto sfilare accanto al suo proprietario, Michele Ladu. Le immagini suscitarono curiosità, ironie e alcune critiche, spingendo il proprietario a spiegare il legame di affetto e le cure dedicate all’animale, salvato da maltrattamenti.

Oggi la scena che arriva da Ovodda è ancora più sorprendente: sotto la neve, i cammelli passeggiano tranquilli tra le montagne, dove vivono sereni e circondati da attenzioni. Una piccola oasi affettuosa e fuori dal comune che si è trasformata in un’attrazione locale, nonostante le critiche iniziali e le perplessità avanzate da alcune associazioni animaliste.

I cammelli barbaricini sono ormai parte del paesaggio ovoddese: una presenza insolita, ma ormai familiare, che continua ad affascinare chiunque si imbatti in questo singolare quadretto tra neve, Barbagia e gobbe d’Oriente.
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