Il Comune di Lanusei ospita una mostra intensa e necessaria, ispirata ai racconti e alle inchieste contenute nel libro “Le Conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” di Stefania Prandi, giornalista e fotografa che da anni dà voce alle storie di chi vive il dolore e la forza del dopo.

L’inaugurazione è in programma venerdì 24 ottobre 2025 alle ore 17:00, nell’aula consiliare del Comune di Lanusei in via Roma 100. Un incontro di grande valore civile e umano, durante il quale Stefania Prandi dialogherà con la giornalista Daniela Usai e con il Presidente del Consiglio Comunale di Lanusei Matteo Stochino, per riflettere insieme sulle radici e sulle conseguenze della violenza di genere.

La mostra sarà visitabile dal 23 al 29 ottobre 2025, con i seguenti orari: mattina 11:00 – 13:00 (escluso sabato), pomeriggio 16:30 – 18:30. Domenica 26 ottobre l’apertura è prevista dalle 11:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 18:30.

Un’occasione per guardare, ascoltare e comprendere, perché dietro ogni immagine e ogni parola c’è una vita che chiede di essere ricordata.

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“Sa Murra”, gioco antichissimo, si lega nell’immaginario comune subito alla Sardegna ma affonda le radici nell’Antico Egitto e nell’epoca romana (allora si chiamava Micatio). Anche Manzoni ne parla ne I Promessi Sposi.

Proibito nei luoghi pubblici dal 1931 perché considerato gioco d’azzardo, oggi è tollerato e persino organizzato in tornei da appassionati.

Il gioco è un vero spettacolo: due (o due coppie) indovinano simultaneamente la somma delle dita mostrate, gridando “Murra!” se la somma è dieci. Il ritmo è frenetico, quasi musicale, e spesso serve un arbitro per decidere le contestazioni. Vince chi arriva prima a sedici, ma la rivincita è quasi obbligatoria.

Velocità, strategia e qualche discussione accesa: sa Murra è semplice da imparare, impossibile da ignorare.