“S’appicconi”, il metodo antico di conservare la frutta in Ogliastra: sapete cos’è?

Ogni ottobre, Ussassai celebra questo patrimonio agricolo con la Sagra della Mela Trempa Orrùbia, in programma quest’anno il 18 e 19 ottobre.
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A Ussassai, piccolo centro incastonato tra i monti dell’Ogliastra, il tempo sembra scorrere più lentamente. Qui, tra tradizione e sapienza contadina, sopravvive ancora un metodo antico di conservazione della frutta: gli “appicconi”, una pratica tramandata di generazione in generazione che permette di custodire mele e pere per mesi, semplicemente appendendole ai travi dei sottotetti.

Foto Ogliastrabella.it
È in questo contesto che cresce la Sa Trempa Orrùbia, conosciuta anche come “Mela de Ussassa”, una varietà autoctona che da secoli rappresenta il simbolo del paese. Il nome, che in sardo significa “guancia rossa”, richiama il colore che la buccia assume nella parte baciata dal sole. Dolce, profumata e sorprendentemente resistente al tempo, la Trempa Orrùbia è oggi inserita tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) italiani.

Foto di Mario Carlo Mura
È una mela che racconta la storia della comunità perché unisce la genuinità del frutto alla memoria del lavoro agricolo di un tempo. Gli appicconi erano il suo “frigorifero naturale”, grazie al quale le mele restavano appese per tutto l’inverno, maturando lentamente e conservando intatto il loro sapore.
Accanto alla Trempa Orrùbia resistono altre varietà antiche come la Santu Uanni, che matura a giugno, la Mela Ogliu, dalla polpa vitrea, la Apiu, di origine romana, e la Bianca di Ussassai, recentemente recuperata grazie alle marze del campo collezione AGRIS di Platamona.
Ogni ottobre, Ussassai celebra questo patrimonio agricolo con la Sagra della Mela Trempa Orrùbia, in programma quest’anno il 18 e 19 ottobre: un omaggio alla biodiversità, alla cultura contadina e a un frutto che continua a raccontare, con il suo profumo, la storia più autentica dell’isola.

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