Un importante passo avanti per la cultura a Lanusei: è stata ufficialmente sottoscritta la convenzione tra il Comune e la Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – per un finanziamento di 350.000 euro destinato alla messa a norma e alla manutenzione straordinaria del Museo civico “Franco Ferrai”.

Un ringraziamento particolare, in un post diramato sui social dagli amministratori, è stato rivolto all’Assessorato regionale e alla Direzione generale dei Beni culturali per l’attenzione riservata alla comunità lanuseina, così come agli uffici comunali, che hanno seguito l’iter con competenza e dedizione.

Come sottolineato dall’Amministrazione comunale, per rilanciare davvero il Museo Ferrai è necessario restituirgli una casa: una sede sicura, accessibile e adeguata alla sua funzione culturale e sociale. Questo finanziamento rappresenta dunque il primo passo concreto di un percorso di rinascita che, nel tempo, sarà accompagnato da iniziative immateriali e condivise con la comunità.

Il Comune di Lanusei ha già annunciato l’intenzione di aprire un tavolo di confronto e partecipazione con cittadini, scuole di ogni ordine e grado, associazioni culturali, turistiche e sociali, oltre ai numerosi artisti locali che da sempre arricchiscono la vita culturale della città. Le scuole e il mondo dell’arte, così fortemente radicati nel territorio, saranno interlocutori preziosi in questo progetto di valorizzazione.

“Questo è solo l’inizio di un cammino che restituisce valore, identità e prospettiva al nostro Museo e, con esso, a tutta la comunità lanuseina”, conclude il Comune in un post pubblico.

Con questo finanziamento, Lanusei compie un passo decisivo verso la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e verso un futuro in cui il Museo “Franco Ferrai” diventa un punto di riferimento vivo e condiviso per cittadini e visitatori.

Questa piccola pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Plumbaginaceae, è endemica della Sardegna ed è conosciuta anche come Spillone Sardo. Di portamento camefita suffruticosa, cresce tra i 5 e i 35 cm, con fusti legnosi alla base e numerosi scapi floreali che sostengono capolini rosa, rossi o purpurei, ciascuno composto da circa 40 spighette. Le foglie, lineari e rade, formano rosette basali di pochi centimetri.

Fiorisce tra maggio e giugno, sia in montagna sia lungo alcune zone costiere, a seconda della sottospecie, e il suo apparato radicale corto le conferisce resistenza a terreni poveri e siccitosi. La specie è classificata “quasi minacciata” dalla IUCN, rendendo fondamentale la tutela dei suoi habitat.

Un ringraziamento speciale a Sardegna Foreste per le preziose informazioni.