La Sardegna è la terra più antica d’Italia e una delle più antiche d’Europa: ecco perchè

La storia geologica di quest’isola è così antica che ci permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, tornando a epoche in cui la vita sulla Terra era agli inizi e gli oceani dominavano il pianeta. Scopriamola insieme...
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Lo sapevate? La Sardegna non è solo famosa per le sue spiagge spettacolari ma è anche una delle terre più antiche d’Italia e persino d’Europa. La storia geologica di quest’isola è così antica che ci permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, tornando a epoche in cui la vita sulla Terra era agli inizi e gli oceani dominavano il pianeta.
Le rocce più antiche dell’isola affiorano principalmente nel Sulcis-Iglesiente, una regione oggi famosa per le sue miniere, e risalgono al Cambriano, un periodo compreso tra circa 570 e 500 milioni di anni fa. Alcuni geologi ipotizzano addirittura che le prime sedimentazioni possano risalire al Precambriano superiore, circa 670 milioni di anni fa. Questi strati rocciosi, formati da calcari, arenarie e scisti, sono i testimoni silenziosi di epoche remote, quando la Sardegna era immersa in un mare primordiale e la vita iniziava a colonizzare le acque.
All’interno di queste rocce sono stati rinvenuti fossili di incredibile valore scientifico: minuscoli organismi marini chiamati Archeociatini, tra i primi organismi con scheletro conosciuti, e trilobiti, creature antichissime che popolavano gli oceani del Paleozoico. Ogni frammento di roccia è dunque una pagina aperta della storia della vita sulla Terra, che racconta ambienti marini antichissimi, la sedimentazione dei fondali e l’evoluzione di forme di vita ormai estinte da milioni di anni.
La formazione di queste rocce avvenne attraverso processi di deposizione dei sedimenti in ambienti prevalentemente marini, un arco temporale che va dal Cambriano fino al Carbonifero inferiore, circa 280 milioni di anni fa. Nel corso di centinaia di milioni di anni, questi strati hanno registrato terremoti, movimenti tettonici e cambiamenti climatici, conservando tracce preziose per i geologi e gli appassionati di paleontologia.
Camminare oggi tra le montagne e le colline del Sulcis significa camminare su un autentico archivio geologico: ogni masso e ogni scogliera raccontano storie antichissime di mari scomparsi, creature marine estinte e processi naturali che hanno modellato l’isola molto prima che comparissero gli esseri umani. La Sardegna, quindi, non è soltanto bellezza paesaggistica: è un museo a cielo aperto, un ponte tra il presente e un passato remoto che supera l’immaginazione.

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