Finalmente svelato il nome del terzo super artista che salirà sul palco dell’Arabax Music Festival 2025: sarà Axwell, leggenda mondiale della musica elettronica, a chiudere in grande stile la serata del 9 agosto nella spettacolare cornice degli Scogli Rossi di Arbatax.

L’annuncio completa quasi del tutto la rosa dei grandi protagonisti del festival: dopo Gigi D’Agostino, in programma il 3 agosto, e DJ Snake, attesissimo l’8 agosto, l’arrivo di Axwell alza ulteriormente il livello di un’edizione che si preannuncia memorabile.

Axwell, dj e produttore svedese, è da anni tra i protagonisti assoluti dell’EDM internazionale. Con nove presenze consecutive nella classifica Top 100 DJ’s di DJ Mag e una carriera costellata di successi, è l’autore di hit indimenticabili come Feel the Vibe, Together, Watch the Sunrise, Tell Me Why e I Found U. Ha collaborato con mostri sacri come Madonna, Roger Sanchez, Robbie Rivera, ed è stato parte di progetti paralleli come Supermode, Axwell Ʌ Ingrosso e AxEr con Eric Prydz.

Dj Axwell

Nel 2018 è tornato a far sognare i fan con la reunion degli Swedish House Mafia, dopo l’epico show all’Ultra Music Festival di Miami. Il 9 agosto, sarà lui a infiammare il palco monumentale del festival, una spettacolare fenice alta 20 metri e larga 60, simbolo visivo dell’evento, incastonato tra mare, rocce e stelle.

L’edizione 2025 dell’Arabax Music Festival punta in alto: artisti di fama nazionale e internazionale, un’esperienza immersiva tra musica, luci, visual e natura. Negli anni, il festival ha attirato oltre 80.000 persone, regalando più di 80 ore di musica e ospitando grandi nomi della scena mondiale come 50 Cent.

Axwell, Gigi D’Agostino, DJ Snake: tre nomi di livello assoluto per una line-up che ha già fatto sognare migliaia di fan.

L’attesa è alle stelle. Arbatax si prepara a scrivere una nuova pagina nella storia della musica live in Sardegna.

Arabax Music Festival

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A volte la semplicità sa sorprendere. Ad Arbatax, Sabrina Caredda ha catturato con la sua macchina fotografica un’immagine che profuma di passato: tre adolescenti seduti davanti a un tavolo in granito, intenti a giocare a carte.

Niente bottiglie vuote, niente caos, niente segni di degrado. Solo risate, complicità e un gioco che per un attimo ha sostituito il telefono, rimasto lì accanto ma dimenticato.

Una scena che colpisce perché rara: i ragazzi che scelgono di stare insieme davvero, senza filtri, senza schermi, riportano alla memoria i pomeriggi di un tempo, quando bastava un mazzo di carte per sentirsi parte di qualcosa.