In Sardegna c’è un borgo abbandonato che per tutti è “maledetto”: dove ci troviamo?

Secondo la tradizione, il declino diel borgo fu causato da una maledizione lanciata da una principessa cacciata dal villaggio perché ritenuta una strega. In segno di vendetta, pronunciò una profezia...
Su un costone roccioso, vicino a Bonorva, in provincia di Sassari, sorge Rebeccu, un minuscolo borgo medievale oggi disabitato. Un tempo vitale centro del Meilogu, nel XIV secolo contava 400 abitanti ed era capoluogo della Curatoria di Costa de Addes. Oggi restano solo trenta case, una chiesetta e un cimitero sconsacrato: tracce di un passato glorioso spento da una leggenda oscura.
Secondo la tradizione, il declino di Rebeccu fu causato da una maledizione lanciata da Donoria, la figlia del re locale, cacciata dal villaggio perché ritenuta una strega. In segno di vendetta, pronunciò una profezia:
«Rebeccu, Rebecchei, da’e trinta domos non movei»
(“Dalle trenta case non vi muovete”).
Da allora, epidemie, infertilità e malaria spinsero gli abitanti alla fuga. Il borgo venne ricostruito più in alto, ma nessuno osò mai superare le trenta abitazioni, temendo il ritorno della sfortuna.
Negli anni ’50 vi abitavano solo sei persone, e nel 2011 l’ultimo residente ufficiale viveva lì con i suoi gatti. Alcune case sono state ristrutturate, e fino a poco tempo fa Rebeccu ospitava un piccolo festival cinematografico.
Oggi è un luogo sospeso nel tempo, meta di viaggiatori attratti dal silenzio, dal mistero e dalla leggenda della principessa maledetta che continua a vivere tra le sue pietre.
Ringraziamo gli amici di “Sardegna Abbandonata” per le informazioni e la foto.

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