L’enorme murale di un uomo seduto accanto al fuoco ti osserva tra le case in un paesino sardo: dove ci troviamo?

Nel 2020, ad Aritzo, Mauro Patta ha realizzato un murale che è molto più di un’opera d’arte: “Patta a fogu” (“Vicino al fuoco”), un dipinto murale di 25 metri quadrati che nasce come omaggio a un altro artista aritzese, Antonio
Nel 2020, ad Aritzo, Mauro Patta ha realizzato un murale che è molto più di un’opera d’arte: “Patta a fogu” (“Vicino al fuoco”), un dipinto murale di 25 metri quadrati che nasce come omaggio a un altro artista aritzese, Antonio Mura. L’opera è infatti una reinterpretazione del suo quadro “Pastore seduto davanti al fuoco”, un’immagine silenziosa e potente che racconta la quotidianità e l’anima più profonda della Sardegna montana.
Patta, con il suo stile preciso e poetico, riesce a trasportare la scena intima del pastore in un contesto pubblico e collettivo, portando l’arte fuori dai musei e dai salotti per restituirla alla strada, al paese, alla gente. Il murale cattura un momento di raccoglimento: un uomo siede di fronte al fuoco, immerso nei suoi pensieri, circondato da ombre e bagliori caldi. È un’immagine che parla di silenzi, di lentezza, di radici.
Con questa opera, Patta crea un dialogo tra passato e presente, tra pittura e murales, tra due generazioni di artisti aritzesi. Non si tratta di una semplice copia, ma di una traduzione emotiva: il rispetto per l’originale si unisce alla forza espressiva del linguaggio urbano. Il risultato è un murale che non solo valorizza l’eredità culturale del paese, ma la rinnova, la rende viva.

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