Tortolì: da oggi la Biblioteca della Scuola Primaria porterà il nome di Annalaura Pilia, morta nel tragico incidente di Arbatax

L’intitolazione della biblioteca non è solo un gesto simbolico, ma un modo concreto per tenere viva la memoria di Annalaura e trasformare il dolore in un progetto educativo, inclusivo e collettivo.
Un gesto di memoria, affetto e speranza per il futuro: il Consiglio di Istituto del Comprensivo n. 1 di Tortolì ha deliberato l’intitolazione della biblioteca della Scuola Primaria Centrale alla piccola Annalaura Pilia, tragicamente scomparsa. Da oggi, quel luogo di crescita, scoperta e immaginazione porterà il suo nome, diventando ufficialmente la “Biblioteca Annalaura”.
L’iniziativa, fortemente condivisa dalla comunità scolastica, sarà accompagnata da un importante intervento di rinnovamento degli spazi e dei materiali. Un progetto corale reso possibile grazie alla donazione della famiglia Pilia, alla collaborazione del personale scolastico, degli studenti e docenti del Liceo Artistico di Lanusei, del Comune di Tortolì e della cooperativa Oleaster – Servizi Culturali Integrati, gestore del servizio bibliotecario comunale.
L’obiettivo è trasformare la biblioteca in uno spazio sempre più accogliente, funzionale e stimolante, dove ogni bambina e bambino possa avvicinarsi alla lettura con entusiasmo e curiosità. Il progetto punta non solo al rinnovamento strutturale, ma anche al potenziamento del patrimonio librario, adeguandolo ai bisogni educativi e formativi delle nuove generazioni.
Per sostenere il progetto, è stata avviata una raccolta libri aperta alla cittadinanza, attiva fino al 30 giugno 2025. Presso la Libreria del Corso, in Corso Umberto a Tortolì, è disponibile una lista di 600 volumi selezionati con cura dalle docenti della scuola primaria. Si tratta di testi pensati per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita, lettura e apprendimento.
Chiunque desideri partecipare potrà acquistare uno o più libri tra quelli indicati: sarà poi la stessa libreria a occuparsi della consegna diretta alla scuola, garantendo che ogni dono trovi il suo posto tra gli scaffali della futura Biblioteca Annalaura. L’intitolazione della biblioteca non è solo un gesto simbolico, ma un modo concreto per tenere viva la memoria di Annalaura e trasformare il dolore in un progetto educativo, inclusivo e collettivo.

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