Con un post carico di emozione e orgoglio, il Tortolì Calcio Femminile ha salutato la conclusione della stagione 2024/2025, chiudendo all’ottavo posto ma con un bilancio ben più ricco di quello che può raccontare una semplice classifica. Un messaggio che trasuda passione, determinazione e un forte senso di appartenenza, a testimonianza di un percorso che, seppur non semplice, continua a scrivere pagine importanti nella giovane storia della squadra.

A soli due anni dall’esordio nelle competizioni ufficiali, la formazione rossoblù si conferma realtà in crescita del panorama calcistico sardo, grazie all’impegno delle ragazze e allo spirito di squadra che ha caratterizzato tutta la stagione. Nonostante le difficoltà, la squadra ha dimostrato grande carattere, regalando alla società momenti di soddisfazione e crescita.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto a mister Marco Nieddu, subentrato in un momento delicato dell’annata. Con passione e competenza, Nieddu ha saputo ridare compattezza al gruppo, ricostruendo una presenza costante in campo e una mentalità combattiva che non si è mai arresa. Il suo lavoro è stato premiato con la conferma sulla panchina per la prossima stagione: un segnale forte di continuità e fiducia nel progetto.

Non meno importanti i ringraziamenti rivolti allo staff tecnico e ai dirigenti, cuore pulsante del progetto, sempre presenti al fianco delle ragazze. Tra loro spicca Angela Tangianu, esempio di attaccamento ai colori rossoblù, che ha ricoperto il doppio ruolo di dirigente e calciatrice con dedizione.

Lo sguardo del Tortolì è già rivolto al futuro, con la volontà di continuare a crescere. “Il cammino è iniziato e noi non ci fermiamo”.

A Pranu Sanguni, nel comune di San Basilio, a 35 chilometri da Cagliari, svetta un colosso dell’astronomia moderna: un’antenna parabolica alta come un palazzo di venti piani e con 64 metri di diametro, il più grande e avanzato radiotelescopio d’Europa e il secondo al mondo, superato solo dal Green Bank Telescope in Virginia, negli Stati Uniti, che raggiunge i 100 metri.

Il maestoso strumento, frutto di un progetto congiunto tra Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, Agenzia Spaziale Italiana e Regione Sardegna, è stato realizzato con 3.000 tonnellate d’acciaio e ben 10.000 punti di saldatura, eseguiti con una precisione inferiore al millimetro. Una struttura imponente e tecnologicamente all’avanguardia, pensata per spingere lo sguardo umano sempre più lontano nello spazio profondo.

Il radiotelescopio di San Basilio è una finestra aperta sull’Universo primordiale. Analizza pulsar, quasar, nebulose e segnali cosmici che raccontano la nascita e l’evoluzione delle galassie, contribuendo anche alla ricerca di possibili forme di vita extraterrestre.

Oltre alle osservazioni scientifiche, l’impianto svolge un ruolo strategico per le missioni spaziali interplanetarie.