Durante il Carnevale di Sedilo, in provincia di Oristano, si svolge la manifestazione nota come “Su Puddu”, in cui galline e polli vengono prima uccisi e poi appesi a un cavo. Successivamente, cavalieri lanciati al galoppo tentano di decapitarli passando sotto la corda.

Questa pratica ha scatenato l’indignazione di numerosi attivisti animalisti, tra cui Enrico Rizzi, che ha recentemente inviato una diffida al prefetto di Oristano, Salvatore Angieri. Rizzi ha richiesto la sospensione della manifestazione o, in alternativa, la sostituzione degli animali con pupazzi, minacciando di procedere legalmente contro il prefetto in caso di mancato intervento.

La proposta di modificare l’evento è stata appoggiata anche da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui i parlamentari Sergio Costa e Alessandro Melicchio, che hanno espresso pubblicamente il loro sostegno all’iniziativa portata avanti da Rizzi.

Nonostante le pressioni, al momento non è stato annunciato alcun cambiamento ufficiale e l’evento resta confermato nella sua forma tradizionale. La comunità locale appare divisa: da un lato chi vuole preservare l’antica usanza, dall’altro chi ne chiede una revisione per eliminare atti di violenza sugli animali.

Il caso ha sollevato un dibattito più ampio sulla necessità di bilanciare il rispetto delle tradizioni con una crescente sensibilità verso il benessere animale. Gli attivisti sperano che si possa trovare una soluzione che mantenga viva la cultura locale senza causare sofferenza agli animali.