L’intera comunità dell’Ogliastra è scossa e in lutto per la tragica scomparsa di Marco Mameli, il giovane di 22 anni accoltellato nella notte durante i festeggiamenti del Carnevale a Barisardo. Il dolore si è diffuso rapidamente tra i comuni della zona, che hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia e hanno scelto di annullare le celebrazioni in segno di rispetto.

Il sindaco di Ilbono, Giampietro Murru, ha voluto manifestare pubblicamente il cordoglio attraverso un messaggio sui social: “Non è possibile morire a 22 anni in una festa di carnevale, ciao Marco tutto il paese di Ilbono piange per la tua tragica scomparsa”. Parole che riflettono il sentimento di sgomento e dolore che ha colpito l’intera comunità.

Anche il Comune di Jerzu ha espresso il proprio dolore e la vicinanza alla famiglia Mameli, annunciando l’annullamento delle manifestazioni previste per il Carnevale. “Questo è un lutto che coinvolge tutta l’Ogliastra e, di conseguenza, la manifestazione di carnevale prevista a Jerzu per questo pomeriggio con la partecipazione di alcuni carri allegorici provenienti dai centri vicini viene annullata”, si legge nella nota ufficiale del Comune.

Nel frattempo, proseguono le indagini per individuare l’aggressore, mentre si attendono aggiornamenti sulle condizioni del secondo giovane rimasto ferito nella stessa aggressione, attualmente ricoverato al pronto soccorso di Lanusei.

Anche il Comune di Ulassai ha voluto rendere omaggio a Marco Mameli, annullando la sfilata del Carnevale e condividendo un messaggio di dolore e riflessione: “Agli abitanti di Ulassai e a tutta la comunità Ogliastrina, con grande tristezza e dolore, ci troviamo oggi a condividere una notizia che ci tocca nel profondo. In segno di rispetto e vicinanza alle famiglie coinvolte, e a tutta la comunità di Ilbono, l’Amministrazione Comunale, in accordo con la Pro Loco, ha deciso di annullare l’evento di Carnevale previsto per il 9 marzo a Ulassai”.

Il messaggio si conclude con un invito alla riflessione: “Oggi non è tempo di festeggiare, ma di fermarsi e riflettere. Una tragedia così grande ci invita tutti a fare un passo indietro, a pensare ai nostri comportamenti, alla nostra responsabilità verso gli altri, specialmente quando si tratta di convivialità, di condivisione e di momenti di gioia. L’Ogliastra è in lutto, e insieme a Ilbono e agli altri comuni vicini, sentiamo questo dolore come nostro. Esprimiamo il nostro più sincero cordoglio alla famiglia di Marco Mameli, con la speranza che possano trovare la forza di affrontare questo momento devastante. Uniti nel ricordo di Marco, nella speranza che tragedie come questa non si ripetano mai più, vi invitiamo a riflettere sull’importanza di una comunità che si rispetta, che si protegge e che, soprattutto, vive in pace”.

L’intera regione si stringe attorno alla famiglia Mameli e alla comunità di Ilbono, nella speranza che simili tragedie non si ripetano mai più.

Tra le eccellenze gastronomiche più antiche e autentiche della Sardegna c’è sa Casada (o Colostra), conosciuta anche come il “budino dei pastori”, un prodotto tradizionale preparato esclusivamente con il colostro, il latte delle pecore dei primi giorni di lattazione. La sua origine si perde nella notte dei tempi, da quando i pastori iniziarono ad allevare pecore e a caseificare il loro latte.

Foto di Tore Orrù

La particolarità di questo prodotto è strettamente legata al tipo di latte utilizzato: il colostro coagula in cottura, mentre il latte delle mungiture successive no, rendendo impossibile la produzione della Casada. Per questo motivo i pastori lo separano dal latte destinato al formaggio, evitando di alterarne il sapore.

La Casada è un prodotto domestico e stagionale, che non si trova nei negozi: viene preparata in casa, in quantità limitate, soprattutto tra novembre e aprile, in corrispondenza della nascita degli agnelli sardi, con picchi durante le festività di Natale e Pasqua.

Esistono due varianti principali: “sa casada”, cotta direttamente sul fornello con zucchero e scorza di limone, e “sa colostra”, cotta a bagnomaria con zucchero e cacao. Un elemento fondamentale nella preparazione è il tempo di cottura, che deve permettere al budino di essere abbastanza compatto da reggere il cucchiaino, senza però asciugarsi eccessivamente. La rapidità della coagulazione varia in base al momento della mungitura: più vicino al parto, più veloce sarà la cottura.

Nel 2025, la denominazione ufficiale inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) è stata aggiornata da Casada a Casada – Colostra, riconoscendo così l’importanza del colostro nella preparazione di questo autentico simbolo della cultura pastorale sarda.

Si ringrazia per lo scatto Tore Orrù.