Comune di Tortolì e Tribunale di Lanusei: avvio di un nuovo progetto di reinserimento sociale

Hanno sottoscritto un accordo che consentirà ai cittadini che hanno violato il Codice della Strada di scontare la pena svolgendo lavori di pubblica utilità
Nella giornata di ieri è stata firmata la convenzione tra il Comune di Tortolì e il Tribunale di Lanusei per l’avvio di un nuovo progetto di reinserimento sociale. Il Sindaco Marcello Ladu e il presidente del tribunale Nicola Caschili, hanno sottoscritto un accordo che consentirà ai cittadini che hanno violato il Codice della Strada di scontare la pena svolgendo lavori di pubblica utilità.
A decidere sulla commutazione della pena in questa misura alternativa, sarà il giudice competente. Presente alla stipula della convenzione, avvenuta nell’ufficio del presidente del tribunale, anche la comandante della Polizia Locale di Tortolì, Marta Meloni che ha istruito gli atti propedeutici.
I cittadini che sceglieranno di prestare la propria opera al servizio del Comune, restituendo un servizio alla comunità, si occuperanno di viabilità, manutenzione, edilizia e servizi. Nello specifico, l’attività non retribuita, consisterà: nella sicurezza ed educazione stradale, pulizia strade e sfalcio erba, lavori manutentivi, salvaguardia del verde pubblico, servizi in ausilio della pulizia e della custodia del cimitero comunale, nonché attività di affiancamento dei dipendenti comunali e piccoli lavori d’ufficio.
“Questa iniziativa rappresenta un passo avanti importante verso una giustizia più vicina ai cittadini e concede una valida opportunità al reinserimento sociale a coloro che hanno trasgredito la legge”, ha affermato il Sindaco Ladu.
L’occasione inoltre è stata utile per un confronto tra il primo cittadino e il presidente del Tribunale, nel quale è emersa la possibilità di attivare nuovi servizi per la comunità presso gli uffici del giudice di pace, tra i quali un ufficio di prossimità dove sarà possibile estendere le attività soprattutto verso alcune categorie di utenti fragili.

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Una statuetta di bronzo raffigurante Ercole in Sardegna: dove è stata trovata?

La statuetta, datata al II secolo d.C., raffigura un Ercole barbuto, in atteggiamento di saluto. Preziosissima, sapete dove è stata trovata?
A Ussassai, nel cuore dell’Ogliastra, venne rinvenuta negli anni Cinquanta una piccola statuetta in bronzo raffigurante Ercole, l’eroe della mitologia classica. Il ritrovamento avvenne per caso durante i lavori di costruzione delle scuole elementari, in località s’Enninnìa, senza che seguissero scavi o indagini archeologiche.
Il reperto, inizialmente custodito dal parroco del paese, fu donato al vescovo ogliastrino e oggi è conservato nel Museo Diocesano di Lanusei. La statuetta, datata al II secolo d.C., raffigura un Ercole barbuto, in atteggiamento di saluto e apparentemente ebbro, secondo un’iconografia tipica dell’epoca romana. Mancano la spalla e il braccio sinistro, ma l’opera resta di grande interesse artistico e storico.
Studiata da Giovanni Idilli, questa scultura pone interrogativi ancora aperti sulle presenze romane nel territorio e sulle connessioni tra mondo rurale e cultura classica in Sardegna.

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