Longevità in Sardegna: il segreto della vita semplice alla Masterclass del Festival “C’è Più Gusto” a Bologna

La sessione vedrà protagonisti Pietro Mereu, regista e direttore del Longevity Fest, e Maria Carta di Seulo, chef del ristorante Is Femminas.
Il 12 e 13 ottobre 2024, Bologna ospiterà il festival enogastronomico C’è Più Gusto, presso Palazzo Re Enzo, in Piazza del Nettuno 1/C. Tra gli appuntamenti più attesi del programma figura la Masterclass “Longevità in Sardegna: Il segreto della vita semplice”, che si terrà domenica 13 ottobre alle ore 11.20. La sessione vedrà protagonisti Pietro Mereu, regista e direttore del Longevity Fest, e Maria Carta di Seulo, chef del ristorante Is Femminas.
Durante la masterclass, che sarà moderata dalla giornalista e antropologa Dora Iannuzzi, verranno svelati i segreti della longevità sarda, con un focus sull’importanza di un’alimentazione genuina e di uno stile di vita semplice. Maria Carta, originaria di Seulo, uno dei luoghi più longevi della Sardegna, preparerà una zuppa di legumi, piatto tipico della tradizione sarda e simbolo di una cucina povera ma nutriente, che riflette i principi di una vita lunga e sana.
Pietro Mereu, promotore della cultura della longevità a livello globale, è noto per il suo lavoro nel Longevity Fest, un evento che esplora il tema della longevità non solo in Sardegna, ma in tutto il mondo. Nell’ultima edizione del festival, sono stati ospitati referenti delle Blue Zones del Costa Rica, sottolineando così l’approccio internazionale dell’iniziativa, che mira a scoprire le aree del mondo in cui le persone vivono più a lungo e in salute. Mereu non si occupa esclusivamente di cucina, ma abbraccia una visione olistica della longevità, che comprende l’alimentazione, la cultura, lo stile di vita e il benessere psicofisico.
Per partecipare alla masterclass, sarà necessario registrarsi sul sito ufficiale del festival. Questo incontro rappresenta un’occasione unica per scoprire come la tradizione culinaria e culturale sarda possa fornire spunti preziosi per migliorare la qualità della vita, in un contesto che guarda non solo alle specificità locali, ma anche alle connessioni globali che legano le diverse Blue zones del mondo.

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