Sarà la musica la regina dell’undicesima giornata di Pastorale del Turismo, a Tortolì, che apre le porte alla vita, alla carriera e all’esperienza di una rappresentante significativa del panorama musicale italiano come Grazia Di Michele.

Il suo ultimo lavoro discografico, nel marzo dello scorso anno, è un brano, “Dalle parti del cuore”, che trova perfetta corrispondenza con il tema del decennale della Pastorale. La vincitrice del Cantagiro, del Premio Mia Martini alla carriera (2018) e del Premio Maria Carta (2022), sarà la protagonista indiscussa della serata di giovedì 5 settembre all’Anfiteatro Caritas.

A partire dalle 21 il momento introduttivo di cordialità e condivisione legato all’accoglienza, curato ogni sera da una comunità della diocesi. Giovedì 5 settembre sarà la volta delle comunità della Barbagia di Seulo: Esterzili, Sadali, Seulo. Alle 21.30, per il cortometraggio Camineras, a cura di Vincenzo Ligios, Alonso Crespo presenta “Gigina”: «Gigina ha 74 anni, lavora l’asfodelo da quando era una bambina. Attraverso la sua quotidianità mostrerà il valore della tradizione, il vincolo con gli abitanti del paese e la forte relazione che mantiene con il territorio».

A salire sul palco, sarà poi Grazia Di Michele, in un dialogo tra parole e musica dal titolo “Le canzoni del cuore”, moderato dal giornalista Giacomo Serreli.

L’ingresso è libero.

Pina Monne, artista originaria di Irgoli e residente a Timnura, ha arricchito il patrimonio artistico di Semestene, piccolo centro del Meilogu, con un murale dedicato alla processione di San Nicola.

L’opera unisce arte contemporanea e tradizione, rendendo omaggio a uno dei momenti più significativi della vita della comunità. La Sardegna è piena di opere di Pina Monne, ognuna delle quali testimonia la sua capacità di unire bellezza e cultura: una più affascinante dell’altra. A Semestene, come in altri centri dell’isola, la sua presenza artistica continua a emozionare e a coinvolgere cittadini e visitatori.

Il progetto è stato promosso dall’amministrazione comunale.

Il murale rappresenta così un simbolo visivo della storia e delle tradizioni di Semestene, invitando chi lo osserva a riscoprire la ricchezza culturale del territorio attraverso lo sguardo di una delle artiste più interessanti della Sardegna.

Foto di Fabio Contu