Lo sapevate? Perché in Sardegna si dice “ajò”?

Il suo significato spesso varia in base al tono di voce con cui viene detto, ma in generale è traducibile con il termine italiano 'andiamo'. Ma sapete da dove deriva ajò, la parola con cui fuori dall'Isola veniamo identificati noi sardi?
Il significato di ajò può cambiare in base al tono di voce con cui viene pronunciato, ma in genere è paragonabile all’italiano “andiamo”. Questa parola, così distintiva della cultura sarda, è un’espressione diffusa in tutte le lingue e dialetti della Sardegna e della Corsica, tanto che la si ritrova anche nella variante regionale dell’italiano e del francese.
L’origine di ajò sembra risalire all’evoluzione romanza del verbo latino ire (“andare”), simile all’uso francese di allons per dire “andiamo!”. Come espressione, ajò incarna un incoraggiamento, un invito all’azione, un sollecito simile a “dai!”, “forza!”, o “su!”. Ma non è solo questo: può anche trasmettere perplessità o incredulità, come un informale “ma va!”, o “non ci credo!”, modulando così il suo significato a seconda del contesto.
Nell’italiano regionale sardo, ajò è una delle espressioni più tipiche e caratterizzanti, simile a eja per dire “sì”, usata sia come esclamazione scherzosa sia come intercalare nelle conversazioni quotidiane. Esprime vivacemente lo spirito dei sardi, che con una semplice parola riescono a trasmettere tutta l’energia, l’invito o il dubbio che ogni contesto richiede.

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