“Avrei Voluto Urlare”: continua la battaglia di Pietrina Oggianu contro la fibromialgia

La mancanza di riconoscimento ufficiale si traduce in una lotta quotidiana per i malati, costretti a fronteggiare il dolore cronico senza un trattamento specifico e con terapie palliative che non beneficiano di alcuna esenzione
Il 23 febbraio segna un nuovo capitolo nel tour della scrittrice nuorese, Pietrina Oggianu, che porta avanti la sua crociata per la sensibilizzazione e il riconoscimento della fibromialgia in Italia. Il suo percorso, intitolato “Ti Racconto la Fibromialgia,” è una testimonianza coraggiosa di una malattia che continua a essere sottovalutata e ignorata.
Poetessa e affermata scrittrice di narrativa, volontaria dell’associazione ALGEA Fibromialgia e dolore cronico, nonché referente della Lombardia dell’associazione AIRA, nel 2015, Pietrina Oggianu ha ricevuto la diagnosi della “Sindrome da dolore cronico diffuso,” comunemente nota come fibromialgia. Questa malattia, spesso invisibile agli occhi esterni, colpisce circa 3 milioni di persone in Italia, con una prevalenza del 90% nelle donne. Tuttavia, nonostante il numero significativo di individui affetti, la fibromialgia non è ancora ufficialmente riconosciuta dallo stato italiano e non è inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La mancanza di riconoscimento ufficiale si traduce in una lotta quotidiana per i malati, costretti a fronteggiare il dolore cronico senza un trattamento specifico e con terapie palliative che non beneficiano di alcuna esenzione.
Nel 2023, c’è stata una speranza di cambiamento quando il convegno nazionale all’auditorium del Ministero della Salute a Roma organizzato da CFU-Italia (presieduto da Barba Suzzi, insignita nel 2023 dell’onorificenza al merito dal Presidente della Repubblica Mattarella, per il suo impegno finalizzato alla sensibilizzazione) sembrava indicare un prossimo riconoscimento della fibromialgia nei LEA. Tuttavia, questa speranza è stata resa vana per mancanza di fondi e i pazienti sono rimasti nella stessa situazione di precarietà. Il convegno, frutto di un precedente incontro di CFU-Italia con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, rientrava nel solco di un impegno che il comitato sta portando avanti da anni, concretizzatosi anche in un disegno di legge, oggi in Senato, da CFU scritto e firmato da tutti i gruppi parlamentari.
Il convegno, anche alla luce dei paventati ritardi avanzati in quella sede dal Ministero, è stato
oggetto di una recente puntata di Striscia la Notizia, andata in onda sabato 13 gennaio, con le testimonianze dei pazienti correttamente interpellati dagli autori del programma, che ha a sua volta chiamato in causa il Ministero dell’Economia e della Salute sui ritardi, Ministeri da cui sono arrivate poi rassicurazioni sulla presenza delle risorse necessarie.
L’impegno personale di Pietrina però non si ferma. Attraverso il suo ultimo romanzo, “Avrei Voluto Urlare,” pubblicato dalle Edizioni Del Faro, Oggianu offre un intenso resoconto del suo rapporto con la malattia. Il libro non solo esplora la solitudine di chi vive con la fibromialgia ma mette anche in luce il coraggio di chi, nonostante le sfide, continua a sorridere alla vita.
Oggianu emerge come una “guerriera del bene”, da sempre in prima linea per aiutare i più fragili. La sua voce, oggi più che mai, si fa portavoce di tutti i pazienti invisibili. Stanca delle parole vuote e delle promesse non mantenute, Oggianu si è posta come una voce decisa e forte, pronta a lottare per tutti coloro che soffrono di questa patologia.
Mentre il suo tour riprende il 23 febbraio, facciamo il tifo per Pietrina Oggianu e auspichiamoci che la sua battaglia di sensibilizzazione porti finalmente al giusto riconoscimento della fibromialgia in Italia. Che il grido del popolo invisibile diventi sempre più forte e che le azioni seguano le parole, affinché nessuno debba più sentirsi solo nella sua lotta contro il dolore cronico.
Mentre il suo tour riprende il 23 febbraio, facciamo il tifo per Pietrina Oggianu e speriamo che la sua battaglia di sensibilizzazione porti finalmente al giusto riconoscimento della fibromialgia in Italia. Che il grido del popolo invisibile diventi sempre più forte e che le azioni seguano le parole, affinché nessuno debba più sentirsi solo nella sua lotta contro il dolore cronico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA