Oggi, lunedì 29 gennaio, si è verificato un tragico incidente sul lavoro a Buddusò, che ha causato la morte di un uomo di 63 anni originario di Bono. L’incidente è avvenuto nelle prime ore del pomeriggio mentre la vittima, Sergio Vannini, stava lavorando sulla tettoia di un capannone in un’azienda agricola.

L’uomo, un fabbro, è caduto da un’altezza di circa sei metri, perdendo l’equilibrio durante i lavori di sistemazione della tettoia. Nonostante l’intervento tempestivo degli operatori dell’elisoccorso del 118, purtroppo non è stato possibile salvare la vita di Vannini, e gli operatori hanno potuto solo constatarne il decesso.

I carabinieri delle stazioni di Buddusò e Alà dei Sardi sono intervenuti sul luogo dell’incidente per avviare le indagini sulle cause dell’incidente. Gli ispettori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro collaborano con le autorità per determinare le circostanze esatte dell’incidente sul lavoro.

Un vero e proprio laboratorio artigianale per la lavorazione della droga, nascosto nel cuore del paese. È la scoperta fatta dai Carabinieri della Stazione di Desulo, che nella mattinata del 18 dicembre hanno arrestato un 28enne desulese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, al termine di una perquisizione domiciliare d’iniziativa.

All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 chilogrammi di marijuana, suddivisi in numerosi involucri di varie dimensioni, 8 grammi di hashish, 6 grammi di cocaina, oltre a bilancini di precisione, una bilancia digitale e una grande quantità di materiale utilizzato per il taglio, la pesatura e il confezionamento delle dosi.

L’appartamento, situato in pieno centro abitato, si presentava in uno stato di evidente disordine: tavoli e ripiani erano occupati da bustine vuote, ritagli di cellophane, residui di sostanze stupefacenti e strumenti per la lavorazione sparsi in più stanze. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’intera abitazione era stabilmente adibita alla preparazione della droga destinata allo spaccio, senza particolari accorgimenti per nascondere l’attività illecita.

Il giovane è stato immediatamente arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari. Successivamente, a seguito della convalida dell’arresto, nei suoi confronti sono state applicate le misure cautelari dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione rientra nel più ampio piano di controllo del territorio portato avanti dai Carabinieri della Compagnia di Tonara, con particolare attenzione alle aree interne, spesso considerate meno esposte ma che, come dimostrano i fatti, non sono immuni da fenomeni di microcriminalità e traffico di sostanze stupefacenti.