Il Cristo Redentore posto sul monte Corcovado di Rio de Janeiro è una delle statue più famose del mondo.

Alto 38 metri, realizzato in pietra saponaria e inaugurato nel 1931, fu costruito da Paul Landowski e Heitor da Silva Costa. Nel mondo esistono alcune copie, o meglio altre statue del Cristo Redentore che la ricordano. Una di queste si trova proprio in Sardegna.

Siamo a Santu Lussurgiu, nel Montiferru, borgo tra i più belli dell’Isola. Nel belvedere del paese, da cui si ammira un pregevole panorama del centro abitato, si trova un bellissimo Cristo Redentore realizzato nel 1970 dall’artista marchigiano Edgardo Mugnoz.

Il materiale della statua, alta 4,5 metri, è il mastice pietrificante. Particolarmente caratteristico è il cuore rosso scolpito dall’artista.

Ecco le fasi della sua costruzione.

In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, il documentario “Sardaigne, la mystérieuse civilisation des nuraghes” ha incantato il pubblico parigino, accendendo i riflettori internazionali sulla storia millenaria della Sardegna. Un successo da oltre 4 milioni di visualizzazioni in Europa, che presto farà tappa anche in Ogliastra.

Il 20 settembre, all’interno di uno scenario straordinario come il sito nuragico di S’Arcu ‘e is Forros a Villagrande Strisaili, il documentario, prodotto da Gedeon per ARTE, verrà proiettato in anteprima regionale, all’aperto, tra pietre antiche e cieli stellati.

L’evento fa parte del Festival IT.A.CÀ Ogliastra, che torna dal 13 al 21 settembre 2025 con il tema “Custodire il futuro”: una settimana per riscoprire il valore dei saperi antichi, delle comunità resilienti e di un turismo che rispetta e protegge la terra. In questo angolo di Sardegna, custodire il futuro è un gesto quotidiano: significa tramandare tradizioni artigiane, curare il paesaggio e vivere in armonia con i ritmi della natura. Fonte Ogliastra Green.