I sentimenti nella Sardegna del passato: a Tortolì la presentazione del libro “Raccontando d’amore”
Per Tortolì è stata scelta la storia di Tzia Assuntina Pili: nel libro è stata raccontata dalla giornalista Michela Girardi, che interverrà durante la presentazione di domenica 17 dicembre
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Il prossimo 17 dicembre, alle 17, la sala convegni della Caritas di Tortolì si trasformerà in un luogo di riflessione e confronto, accogliendo la presentazione di un volume che getta luce sui segreti degli affetti, sui silenzi patiti, sugli sguardi carpiti e i sorrisi celati. “Raccontando d’amore” è un libro che si propone di rievocare le storie d’amore vissute nella Sardegna del Secondo Dopoguerra.
L’opera, curata da un gruppo di giornalisti sardi che ha raccolto le testimonianze di quasi quaranta anziani provenienti da varie località dell’Isola, offre una testimonianza unica e autentica delle esperienze sentimentali vissute dai giovani della metà del Novecento. Attraverso il filo del ricordo, questi narratori, ognuno portatore di una prospettiva unica, ricostruiscono un breviario di storie d’amore che spaziano tra cronaca e storia, restituendo vita e significato a quegli affetti che spesso restano taciuti.
La scelta di concentrarsi sul periodo del Secondo Dopoguerra rende questo libro ancor più intrigante, poiché l’opera propone una rara finestra su un momento cruciale della storia sarda, in cui le cicatrici della guerra si facevano ancora sentire, ma la speranza e la voglia di amare si facevano strada con forza.
Per Tortolì è stata scelta la storia di Tzia Assuntina Pili: nel libro è stata raccontata dalla giornalista Michela Girardi, che interverrà durante la presentazione.
La consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna ha garantito un approccio rigoroso e accurato all’analisi delle testimonianze, offrendo al lettore una prospettiva documentata e ben contestualizzata. Le storie d’amore narrate in queste pagine diventano così non solo emozionanti esperienze individuali, ma anche pezzi di un mosaico più ampio che riflette la società sarda di quel periodo.
La presentazione sarà arricchita – grazie alla collaborazione con il Caffè Letterario di Margherita Musella – da momenti di confronto e dibattito, dove il pubblico presente avrà l’opportunità di interagire con gli autori e di approfondire ulteriormente le storie narrate nel volume.
“Raccontando d’amore” si preannuncia come un viaggio emozionante nel passato, un tuffo nei sentimenti di chi ha vissuto e amato in una Sardegna in evoluzione.

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Giuseppe Puncioni pubblica “Ammentos”, un viaggio tra i ricordi di Tortolì

Il libro è il risultato di anni di ricerca storica e collezionismo. Puncioni ha infatti raccolto documenti d’archivio, carte geografiche e fotografie, spesso condivisi sulla pagina Facebook “I Love Tortolì”, ma è stata soprattutto la collezione di vecchie cartoline della città a trasformarsi in una vera e propria passione.
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Con grande entusiasmo, Giuseppe Puncioni annuncia l’arrivo del suo secondo libro, “Ammentos”, un’opera speciale dedicata alla storia e alla memoria della città di Tortolì. “Ho sempre avuto il desiderio, fin da bambino, di conoscere la Tortolì di una volta e al contempo di poter conservare il ricordo di quei momenti”, racconta l’autore, spiegando come la passione per le immagini sia nata con l’avvento del computer, accompagnato dal suo primo scanner, dalla stampante e da una Olympus digitale.
Il libro è il risultato di anni di ricerca storica e collezionismo. Puncioni ha infatti raccolto documenti d’archivio, carte geografiche e fotografie, spesso condivisi sulla pagina Facebook “I Love Tortolì”, ma è stata soprattutto la collezione di vecchie cartoline della città a trasformarsi in una vera e propria passione.
“Ammentos” si inserisce in una trilogia che vuole rendere omaggio alla memoria visiva di Tortolì. Dopo il primo volume, dedicato alle cartoline in bianco e nero dal 1900 al 1967, il secondo volume si concentra sulle cartoline a colori, pubblicate tra il 1950 e il 2010. Il terzo volume, il più impegnativo, raccoglie la maggior parte delle fotografie collezionate da Puncioni negli anni, ritraendo famiglie e luoghi di Tortolì e Arbatax.
L’autore sottolinea l’importanza personale di questo progetto: “Spero che questo lavoro, per me importante, sia di vostro gradimento. Ai posteri l’ardua sentenza!” .
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