Debutta venerdì 20 ottobre a Tortolì e a Perdasdefogu, per concludersi domenica 22 ottobre, la prima edizione del Festival della Longevità, organizzato dal Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna.

L’Ogliastra, con i suoi scrigni di selvaggia bellezza custoditi tra le coste e la montagna e il suo inestimabile patrimonio archeologico, in cui ancora oggi le comunità riescono a mantenere il gusto per la vita lenta e i piaceri genuini della tavola, conferma con questo appuntamento l’impegno a preservare e a comprendere il suo statuto di Blue Zone, una delle cinque zone al mondo – insieme alle isole di Okinawa in Giappone e Ikaria in Grecia, la penisola di Nicoya in Costa Rica e la comunità di Loma Linda in California – in cui si registra il più alto tasso di centenari viventi.

Un tema sempre più indagato dalla comunità scientifica, interessata a scoprire i fattori genetici, ambientali, sociali che condizionano la vita lunga e in salute della popolazione locale; ma anche dai media, che da alcuni anni dedicano al record ogliastrino reportage, servizi e documentari.

E proprio due tra le località più longeve – Perdasdefogu è addirittura risultata, nel Guinness dei Primati 2022, la comunità con la più alta concentrazione di centenari al mondo – ospitano la prima edizione del Festival della Longevità. Una caratteristica che ha appeal internazionale e che costituisce un grande fattore di marketing e promozione territoriale per stimolare la crescita di un territorio dalle enormi potenzialità e dai grandi margini di sviluppo su diverse direttrici, in primis sotto l’aspetto turistico-ambientale.

“Il nuovo corso del Consorzio industriale abbraccia sempre con maggiore decisione l’industria turistica nella sua interezza. Anche per questo ci stiamo muovendo per potenziare l’aeroporto di Tortolì come struttura fondamentale per assecondare questo sviluppo, non per voli di linea ma da turismo”, ha detto Franco Ammendola, presidente del Consorzio Industriale dell’Ogliastra. “E le risposte incoraggianti le stiamo già avendo da un flusso di visitatori che ha chiare preferenze per il loro soggiorno in Ogliastra sia nella nautica e nel balneare, ma anche nel cicloturismo che approccia in maniera sempre più consapevole al territorio. Ecco, il tema della longevità si inserisce perfettamente in questo discorso complessivo: è uno straordinario fattore critico di successo per promuovere il territorio”.

Il festival della longevità si snoda attraverso un calendario caratterizzato da una proposta eclettica, che alterna conferenze scientifiche a nomi autorevoli della ricerca medica e dell’antropologia, alle tavole rotonde sulla longevità tenute da giornalisti e intellettuali sardi, da Anthony Muroni a Giacomo Mameli, fino al ventiduenne scrittore Matteo Porru, già vincitore del premio Campiello Giovani, che sarà co-protagonista di un dialogo con due cittadine centenarie che si preannuncia ricco di spunti. Ma anche riflessioni sul rapporto tra longevità e sviluppo del territorio, che, vista la forte vocazione turistica dell’Ogliastra, dovrà essere concepito nell’ottica della tutela e valorizzazione dei patrimoni locali con un’attenzione alla sostenibilità e al digitale. Irrinunciabile il richiamo allo slow food ogliastrino, con la fiera-mercato, a Perdasdefogu, dei prodotti enogastronomici del territorio e con uno show cooking, a posti limitati e ispirato ai menu della Longevità, che coinvolgerà gli studenti dell’Istituto alberghiero dell’Istituto Tecnico Professionale IANAS di Tortolì. La sfida coinvolgerà quattro brigate, ciascuna composta da  cinque studenti. Dal 19 al 21 ottobre, i giornalisti e i blogger potranno inoltre avventurarsi sui sentieri dei pastori, nelle aziende dell’agro-alimentare e nei paesi simbolo della Blue Zone grazie a una serie di Educational Tour ideati appositamente per loro. E la sera del 21 ottobre, a Perdasdefogu, risuoneranno nell’aria le atmosfere del cantautore Piero Marras, che terrà un concerto presso la palestra dell’istituto superiore Businco.

Pina Monne, artista originaria di Irgoli e residente a Timnura, ha arricchito il patrimonio artistico di Semestene, piccolo centro del Meilogu, con un murale dedicato alla processione di San Nicola.

L’opera unisce arte contemporanea e tradizione, rendendo omaggio a uno dei momenti più significativi della vita della comunità. La Sardegna è piena di opere di Pina Monne, ognuna delle quali testimonia la sua capacità di unire bellezza e cultura: una più affascinante dell’altra. A Semestene, come in altri centri dell’isola, la sua presenza artistica continua a emozionare e a coinvolgere cittadini e visitatori.

Il progetto è stato promosso dall’amministrazione comunale.

Il murale rappresenta così un simbolo visivo della storia e delle tradizioni di Semestene, invitando chi lo osserva a riscoprire la ricchezza culturale del territorio attraverso lo sguardo di una delle artiste più interessanti della Sardegna.

Foto di Fabio Contu