Lo sapevate? In una chiesa sarda c’è un bellissimo affresco dell’albero della vita

Scopri l’affresco dell’albero della vita, un capolavoro che ti lascerà a bocca aperta e che racconta la storia di un’intera comunità attraverso simboli e allegorie. Pronto per un viaggio nel tempo? Scopriamo insieme questa meraviglia
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Il Complesso della Cattedrale romanica di San Pantelaeo è una delle più importanti chiese medievali della Sardegna e si trova nel centro storico di Dolianova, una cittadina situata a circa 20 km da Cagliari. Grazie alla sua posizione geografica, la città è nota per la sua attività agricola.
La cattedrale, che è stata un luogo di culto fin dall’epoca paleocristiana, è stata costruita in tre fasi tra il XII e il XIII secolo. La sua costruzione è stata completata tra il 1261 e il 1289 dalle stesse maestranze che lavoravano alla chiesa di Santa Maria di Bonarcado. L’edificio è stato realizzato in pietra arenaria in stile romanico con alcuni elementi gotici e presenta decori floreali, geometrici, antropomorfi e mitologici. L’ingresso principale è caratterizzato da un marmo inciso con serpenti.

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All’interno della cattedrale, che ha tre navate, si possono ammirare gli affreschi medievali nell’abside, tra cui uno rappresentante “l’Albero della Vita”, e sul fianco il “Retablo di San Pantaleo”.
Questi affreschi, considerati delle vere e proprie opere d’arte, sono stati realizzati tra la fine del XV secolo e i primi del XVI secolo.

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Sport, musica e memoria: a Santa Maria Navarrese si chiude con un grande successo il 1° Memorial Maurizio Loi

Un’edizione inaugurale che ha lasciato il segno, raccogliendo una straordinaria partecipazione e dimostrando quanto il ricordo di Maurizio sia ancora vivo e capace di generare entusiasmo e comunità.
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Si è conclusa con una serata carica di emozioni e applausi la prima edizione del Memorial Maurizio Loi, torneo di calcio a 5 che ha saputo unire sport, musica e ricordo in un evento unico. Un’edizione inaugurale che ha lasciato il segno, raccogliendo una straordinaria partecipazione e dimostrando quanto il ricordo di Maurizio sia ancora vivo e capace di generare entusiasmo e comunità.
Dopo giornate di gare intense, vissute tra grinta, tecnica e fair play, il torneo si è chiuso con la vittoria della squadra Ecoplan Bar Giardini, seguita al secondo posto da Nolo Goloritzè, al terzo da Next Night e al quarto da Danudes. Durante la serata finale sono stati premiati anche i protagonisti individuali del torneo: Luca Pischedda come miglior portiere, Antonio Vincis come capocannoniere, Mattia Muggianu come miglior giocatore e Giovanni Sotgia come miglior giovane.
Il Memorial è stato molto più di una semplice competizione sportiva. È stato un grande abbraccio collettivo, reso possibile dall’impegno e dalla dedizione di tante persone. Un ringraziamento sentito va a Bernardo Mereu per la regia tecnica del torneo e per l’affetto sincero dimostrato alla famiglia Loi, a Emanuele Loi che ha ideato e organizzato l’evento con passione e amore nel ricordo di suo padre, a Marcello Serra per il prezioso supporto organizzativo e a Susanna Uras, assessore al Bilancio e alla Programmazione del Comune di Baunei, per la sua disponibilità e per aver curato con eleganza la consegna dei premi.
La manifestazione si è svolta in un clima di festa, amicizia e condivisione. Le partite non sono state soltanto momenti di competizione, ma vere occasioni di incontro, nel segno dei valori che Maurizio Loi ha sempre trasmesso nella sua vita: passione, rispetto e spirito di squadra.
“Vogliamo ringraziare di cuore tutte le squadre partecipanti, gli sponsor, il giudice di gara Giovanni Mascia, il sindaco Stefano Monni, e i tanti amici e familiari che hanno lavorato con entusiasmo e discrezione dietro le quinte” hanno dichiarato gli organizzatori del Memorial. “Un grazie speciale va ai nipoti di Maurizio – Federico, Andrea, Giorgia, Davide, Marcello, Ugo, Maria Domenica, Fabrizio, Massimo e Mauro – che hanno contribuito con creatività e impegno alla riuscita dell’evento. Tante altre persone hanno collaborato con dedizione e spirito di squadra: Luca, Aurelia, Andreina, Carlo, Tonino, Andrea, Andrea Sabatini, Fiorenzo, Marianna, Deborah, Gina e molti altri. Insieme abbiamo dimostrato che un ricordo può diventare energia, e che attraverso lo sport e la musica si può costruire memoria, legami e futuro.Un’esperienza intensa, carica di significato, che ha unito generazioni e comunità nel nome di un uomo che ha lasciato un segno profondo in chi l’ha conosciuto. Grazie di cuore a tutti. Alla prossima edizione”.

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