«Amo profondamente il mare, per questo ho preso la decisione, nel 2021, di vivere fra le onde.»

Odontoiatra di professione (con un Master in corso per la specializzazione in odontoiatria infantile), Martina Bazzocchi, che si divide tra due studi ogliastrini ma viaggia anche a Nuoro e Cagliari, è anche una grande amante delle acque cristalline che circondano la nostra Isola e del viverle, emozioni e sensazioni a mille, a bordo. Una passione, la sua, che arriva direttamente dalla sua infanzia. È stato suo papà, nell’infanzia, a trasmetterle l’amore per il blu dipinto di blu.

«Avevamo un gommone. Lui andava anche a pesca, sia sub che con la canna, e io cercavo di seguirlo quanto potevo.»

Poi il papà viene a mancare, quando Martina è all’Università, ma la passione – sebbene per qualche anno rimasta un po’ sul ciglio del suo percorso di vita a causa di impegni di studio – rimane, forse proprio nel suo amato ricordo.

Sì, perché abbiamo detto che Martina Bazzocchi vive per mare.

«Quando ho preso questa decisione, avevamo ancora molte restrizioni per il Covid. Tutto è partito perché stavo cercando casa a Lanusei, dove lavoravo. Poi, è arrivata l’idea di riuscire a conciliare il mio desiderio di trascorrere più tempo in mare con la ricerca di una dimora. Mi sono informata sul come fare, su quale fosse la barca giusta.»

Be’, è chiaro: si parla di viverci, non solo di muoversi per raggiungere mete più o meno paradisiache.

La soluzione arriva presto: Martina va ad Alghero e trova una Grand Soleil 35, del 1985, fatta apposta per navigare, quindi comoda e veloce. È anche lunga circa 10 metri, quindi per una persona sola non è difficile da gestire e, dulcis in fundo, non è certo piccola per viverci.

«Ha due cabine, un bagno e una dinette (soggiorno) molto spazioso con cucina» spiega la Bazzocchi. «Per la manutenzione? Sto cercando di imparare più cose possibili, quindi cerco di fare da sola quello che riesco nelle mie possibilità. Per altre, mi aiutano i miei “vicini di barca”, che mi hanno adottata nella loro cerchia. Solo per i problemi più complessi devo chiamare gli specialisti.»

Ormeggiata al Porto di Arbatax, la Grand Soleil 35 è comunque sempre pronta a salpare: «Mi muovo spesso, non riesco a stare ferma. Parto, ormeggio, ritorno da sola.»

La pace che a Martina arriva dallo sciabordio delle onde è impagabile, permea ogni sua parola. Ma non solo: vuole anche che tutti abbiano la possibilità di amare l’azzurro proprio come lo ama lei. Per questo fa parte della ASD Vela Sardegna, associazione sportiva dilettantistica nata nel 2022 con sede ad Arbatax. «Organizziamo corsi di Vela, per far capire alle persone che è, punto primo, uno sport bellissimo e, punto secondo, non troppo costoso.»

E ha seguito corsi di Apnea, “perché mi piace vivere il mare non solo sopra la superficie ma anche sotto”, sport nel quale è particolarmente brava.

Divisa tra lavoro e mare, ha raggiunto il suo sogno: circondarsi di acqua salata e guardare il cielo da una posizione privilegiata.

Fibromialgia, Tortolì apre il dibattito e lancia la ricerca epigenetica con l’università di Sassari.

Un segnale di grande attenzione sociale e scientifica è arrivato ieri pomeriggio, nella Sala Consiliare del Municipio di Tortolì, dove si è tenuto il primo incontro dedicato alla fibromialgia. L’evento, promosso dall’Amministrazione comunale, ha raggiunto pienamente l’obiettivo di sensibilizzare e approfondire una patologia cronica ancora poco conosciuta, ma che coinvolge sempre più persone anche nel nostro territorio.

La grande affluenza di pubblico ha testimoniato la necessità urgente di affrontare questa condizione che incide profondamente sulla qualità della vita dei pazienti.

L’iniziativa ha saputo coniugare testimonianza emotiva e rigore scientifico. L’incontro è stato aperto dalla proiezione del cortometraggio “L’armatura Invisibile”, un’opera che ha saputo restituire la complessità e la sofferenza quotidiana vissuta da chi convive con la sindrome. Successivamente, sotto la guida della moderatrice Anna Ligia, referente regionale del Comitato Fibromialgici Uniti, si è sviluppato un dibattito di alto profilo. Le figure di spicco presenti, tra cui il dott. Raffaele Sestu e la prof.ssa Grazia Fenu Pintori, hanno offerto un contributo scientifico e umano di grande valore, riuscendo a trasmettere conoscenza e speranza, coinvolgendo attivamente il pubblico presente.

Al termine della discussione, le Istituzioni hanno messo in evidenza la concretezza degli impegni presi. L’Assessora alle Politiche Sociali Irene Murru ha espresso soddisfazione per la grande partecipazione e per i risultati concreti emersi dall’incontro, sottolineando come la sensibilizzazione debba necessariamente sfociare in azioni pratiche. Il Comune di Tortolì ha, infatti, annunciato una svolta decisiva nel supporto alla ricerca.

L’annuncio è di portata eccezionale per l’ambito scientifico regionale. Il Comune di Tortolì stringerà a brevissimo una convenzione per portare avanti un’indagine epigenetica con il gruppo di ricerca dell’Università di Sassari. L’analisi si inserisce nell’ambito più ampio dello Spoke 2 di un dottorato legato al PNRR, un contesto di finanziamenti nazionali ed europei che eleva la qualità della ricerca. Lo studio sarà finalizzata a valutare in chiave epigenetica le popolazioni sarde, con particolare attenzione a quelle dell’Ogliastra coinvolte nel progetto, aprendo nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche per la fibromialgia e dimostrando come l’impegno di un’amministrazione locale possa catalizzare processi scientifici di rilevanza nazionale.