Meraviglie di Sardegna: la spiaggia di Cala Luna, uno dei simboli della nostra Isola.
Cala Luna, il sogno di pietra e mare che racconta la Sardegna. Selvaggia, luminosa, inconfondibile: Cala Luna è molto più di una spiaggia, è un simbolo autentico della Sardegna orientale, un capolavoro naturale sospeso tra la Barbagia di Nuoro e l’Ogliastra, nel cuore del Golfo di Orosei, dove la bellezza si fa scultura viva tra falesie maestose, sabbia dorata e acque di cristallo che sfumano tra l’azzurro e il turchese.

Cala Luna
Incastonata in un’insenatura scolpita dal tempo e dall’acqua alla foce del rio Illune, la cala si presenta come una striscia abbagliante di sabbia lunga 800 metri che si tuffa nel mare, circondata da pareti rocciose alte 300 metri, punteggiate da cinque grotte naturali che regalano ombra e silenzio nelle ore più calde, mentre il laghetto d’acqua dolce alle spalle, alimentato dal canyon della codula di Luna, si specchia tra oleandri e macchia mediterranea in una quiete rarefatta.

Cala Luna
La sua posizione a cavallo tra i territori di Baunei e Dorgali ne ha fatto oggetto di orgoglio condiviso, una meraviglia che non ha bisogno di confini e che si offre a chi la raggiunge con lo stupore che solo i luoghi remoti possono evocare. Cala Luna è stata scelta come scenografia naturale da Lina Wertmuller per il celebre film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, ed è riapparsa sul grande schermo nel remake del 2002 con Madonna e in Il signor Robinson con Paolo Villaggio: la sua potenza visiva e il suo fascino primordiale ne hanno fatto un’icona cinematografica e una destinazione da sogno per chi ama l’avventura, la natura e la bellezza senza filtri.

Cala Luna
Il suo fondale basso all’ingresso, che diventa profondo in pochi metri, attira appassionati di snorkeling, immersioni e pesca subacquea, mentre le pareti verticali che la proteggono sono meta ambita di climber esperti. Raggiungerla è già parte dell’esperienza: via mare è la scelta più comoda, con battelli in partenza da Cala Gonone, Santa Maria Navarrese e Arbatax, oppure con imbarcazioni private e gommoni a noleggio; via terra, invece, si arriva dopo trekking spettacolari, come il sentiero da Cala Fuili, ultimo punto raggiungibile in auto da Cala Gonone, o le strade interne tra canyon, sentieri impervi e boschi profumati.

Cala Luna
I più tenaci possono partire dal km 172 della SS125, proseguire in auto fino a Telettotes e affrontare a piedi il tratto finale nella codula di Luna, oppure imboccare la carrareccia dal monte Malopès per un’ulteriore immersione nella natura più vera. Questo angolo di Sardegna, considerato tra le cento spiagge più belle dell’Isola, è la porta d’accesso a un litorale di rara intensità: da Cala Sisine alla grotta del Miracolo, da Cala Biriola al gioiello di Cala Mariolu, fino all’imponente guglia calcarea di Cala Goloritzé, si susseguono scorci che sembrano dipinti, perle incastonate nel bianco delle falesie e nel verde del Supramonte, un paradiso che continua verso le grotte del Bue Marino e il sistema carsico più vasto d’Italia, fino a raggiungere il confine immaginario tra i golfi di Orosei e Arbatax. Cala Luna non è solo una spiaggia, è un’esperienza che inizia nel silenzio delle montagne e finisce nella trasparenza del mare, è il punto d’incontro tra la durezza della roccia e la morbidezza della sabbia, è una terra che si fa luna, come suggerisce il nome dato dai pastori che impiegavano otto ore di cammino per raggiungerla da Baunei. Cala Luna è un luogo da conquistare, da respirare, da ricordare: la Sardegna qui si rivela in tutta la sua essenza, forte, luminosa, indomita.
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