Il bandito olianese Giovanni Corbeddu: la sua storia tra mito e realtà

Il bandito olianese Giovanni Corbeddu: la sua storia tra mito e realtà

Rifiutò dallo Stato una cospicua somma di denaro per la collaborazione nella spinosa vicenda, a cui preferì un salvacondotto di dieci giorni per ritornare da uomo libero nel suo paese. Qualche anno dopo morì nel 1898, ufficialmente in uno scontro a fuoco con i carabinieri. La grotta nel Supramonte di Oliena che fungeva da nascondiglio al latitante, oggi porta il suo nome

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Ma non solo, S’Arcu e is Forros era un po’ un Lourdes nuragico: le persone accorrevano dai villaggi vicini per chiedere la grazia di una guarigione o la risoluzione di un problema e lasciavano nei templi dei doni