La parità di genere la si impara (anche) a scuola: il progetto di un Liceo di Lanusei

Un progetto non ha solo un approccio teorico, con lezioni frontali, ma soprattutto pratico: alunne e alunni saranno direttamente coinvolti nell'organizzazione e gestione di eventi divulgativi e azioni di sensibilizzazione, sia all'interno della stessa scuola, sia all'esterno.
Un progetto scolastico per imparare l’impegno per la parità di genere.
È l’iniziativa promossa dall’IIS Leonardo da Vinci di Lanusei, che ha avviato una collaborazione con l’associazione Voltalacarta per la realizzazione di un progetto PCTO (ex “alternanza scuola-lavoro”) su violenza contro le donne e disparità di genere, che vede coinvolte ventisette tra studentesse e studenti di due classi terze dell’indirizzo Scienze umane.
Un progetto non ha solo un approccio teorico, con lezioni frontali, ma soprattutto pratico: alunne e alunni saranno direttamente coinvolti nell’organizzazione e gestione di eventi divulgativi e azioni di sensibilizzazione, sia all’interno della stessa scuola, sia all’esterno.
«L’idea progettuale è scaturita dall’esigenza di veicolare nell’esperienza di P.C.T.O. temi quali l’inclusione sociale, la parità di genere, la valenza etica del lavoro», spiega la docente Maria Paola Medda, tutor e referente del progetto. «Ci siamo proposti di fornire ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze l’opportunità di riflettere ed analizzare più a fondo le problematiche della realtà contemporanea attraverso un percorso che si inserisse nelle coordinate specifiche dell’Indirizzo di studi delle Scienze umane e che consentisse l’acquisizione di competenze di lettura del mondo e di partecipazione concreta allo sviluppo di buone pratiche e di strategie in grado di sensibilizzare e di orientare i pari e gli adulti all’impegno attivo contro ogni genere di discriminazione. Per raggiungere questi obiettivi si è deciso di coinvolgere nel progetto “SocialMente utili” l’Associazione Voltalacarta che opera nel nostro territorio e che rappresenta un eccellente connubio tra promozione culturale e realizzazione di azioni concrete volte a scardinare gli stereotipi di genere e a muovere le coscienze per contrastare la violenza contro le donne. Sono certa che i nostri alunni e le nostre alunne saranno guidati in modo opportuno ed efficace nel loro percorso di formazione, riflessione e crescita personale>.
La collaborazione tra Voltalacarta e le classi del Da Vinci ha avuto il suo battesimo di fuoco il 25 novembre scorso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne. In quella occasione, ragazze e ragazzi si esibirono in una performance collettiva e in alcune letture. Il prossimo appuntamento è per One Billion Rising 2023, il prossimo 14 febbraio: studentesse e studenti si impegneranno in prima persona nell’organizzazione e gestione dell’evento mondiale ideato dieci anni fa dalla scrittrice e attivista Eve Ensler.
«Siamo molto felici di questa proposta», aggiunge la presidente di Voltalacarta, Loredana Rosa, «è la prima volta che un’associazione che si occupa di temi legati alle pari opportunità e ai diritti umani viene coinvolta in un progetto così particolare e importante nell’ambito delle attività di alternanza scuola – lavoro. Ne siamo molto felici perché anche per noi costituisce un valore aggiunto alle attività della nostra associazione, da anni attivamente presente in ambito educativo e culturale con progetti di formazione all’interno di molti Istituti scolastici e non solo».
Al termine del progetto, le classi coinvolte dovranno aver acquisito le conoscenze necessarie alla gestione di una associazione che opera nel contesto sociale, e le competenze organizzative e creative per l’ideazione e conduzione di campagne di sensibilizzazione ed eventi sul tema.

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Talana entra nel cuore del turismo sostenibile: archeologia, natura e memoria per “custodire il futuro”

Una nuova pagina si apre per questo borgo dell’Ogliastra, dove ogni pietra è memoria e ogni passo è un ritorno alle radici.
C’è un angolo d’Ogliastra dove il tempo sembra essersi fermato. Un luogo in cui la roccia racconta storie di millenni fa, e dove le voci del passato risuonano ancora tra le colline silenziose. Per la prima volta, Talana entra nel circuito nazionale del Festival IT.A.CÀ – Migranti e Viaggiatori, dedicato al turismo responsabile, e lo fa in grande stile, portando in scena la sua anima più profonda: quella delle Domus de Janas, sepolture prenuragiche ora ufficialmente riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Una notizia storica, arrivata da Parigi solo poche ore fa, che segna un traguardo fondamentale per la Sardegna intera e in particolare per Talana, custode silenziosa di uno dei patrimoni archeologici più significativi dell’isola.
Il piccolo centro montano sarà protagonista della giornata conclusiva della Tappa Ogliastra del festival, domenica 21 settembre 2025, con un evento che unirà cammino, scoperta e identità. Le guide Martino Loi e Rinaldo Deina accompagneranno i partecipanti in un viaggio nel cuore della Sardegna arcaica, tra le tombe scavate nella roccia della necropoli di Silla Caccari, i misteri della Tomba dei Giganti di Su Nercone, e le antiche pietre del villaggio nuragico di Bau ’e Tanca.
Sarà una giornata all’insegna del turismo lento e consapevole, un’occasione per immergersi nella storia e nel paesaggio, ascoltando non solo ciò che i luoghi raccontano, ma anche le storie di chi li vive e li custodisce ogni giorno. Il tema di quest’edizione, “Custodire il futuro”, trova qui la sua perfetta espressione: salvaguardare il passato per immaginare nuovi orizzonti, partendo dai saperi antichi e dalla forza delle comunità locali.
Nel pomeriggio, spazio anche alla cultura immateriale, con una dimostrazione dell’intramontabile gioco de sa murra, riconosciuto nel 2023 dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Tra gesti rapidi e numeri urlati, questo antico passatempo sardo torna a vivere come simbolo di tradizione e resistenza culturale.
Con l’ingresso nel festival IT.A.CÀ, Talana si afferma come punto di riferimento per chi cerca un turismo autentico, rispettoso e profondo. Una nuova pagina si apre per questo borgo dell’Ogliastra, dove ogni pietra è memoria e ogni passo è un ritorno alle radici.

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