Confindustria scuote la Giunta Regionale: “Occupatevi del centro Sardegna. Tutto fermo da 10 anni”
La nota decisa degli imprenditori del centro Sardegna.
“Fuori da tutti gli investimenti strategici, con un 2023 a rischio recessione, fortemente svantaggiata da gravi deficit, con intere aree ancora scollegate dalle principali reti digitali e infrastrutturali, la provincia di Nuoro assiste silente a un progressivo impoverimento economico e sociale vicino a un punto di non ritorno”.
Lo scrive in una nota Confindustria Centro Sardegna.
“Il prossimo inverno sarà cruciale per le imprese che, nonostante il contesto difficilissimo e in una fase economica di massima incertezza, continuano a resistere ma fino a quando potranno reggere? – osserva l’associazione di categoria -. In un territorio così poco competitivo, isolato dai principali hub logistici, carente in infrastrutture e servizi, con aree produttive abbandonate a se stesse, le aziende continuano a operare nella più completa solitudine e in condizioni di svantaggio rispetto ai competitor di altre aree in Sardegna e in Italia. Con i divari che aumentano e aumenteranno”.
“Da anni la nostra Organizzazione chiede misure per invertire la tendenza ma da almeno un decennio è tutto fermo – concludono gli imprenditori -. Per questo facciamo ancora una volta appello alla Regione, al Presidente Solinas e alla sua nuova Giunta regionale, perché si occupino del Nuorese e dell’Ogliastra e dimostrino con i fatti che esiste una volontà politica di sostenere i territori più deboli con interventi e politiche strutturali per salvaguardare le imprese e il tessuto economico e produttivo. Nel documento elaborato da Uniontrasporti, Nuoro – unica area priva di una rete ferroviaria e di collegamenti veloci con il nord e il sud dell’Isola – continua a figurare al 97° posto in Italia per dotazione infrastrutturale, ultima in Sardegna”.
Poi i punti sostenuti da Confindustria:
1) Detto ciò, riteniamo assurdo che, nel quadro degli interventi programmati a livello nazionale, nell’elenco delle opere ritenute indispensabili e strategiche per la Sardegna non sia previsto alcun intervento per la provincia di Nuoro. A fronte dei 4 miliardi di euro stanziati per il 2023 la totalità delle risorse è destinata ad altre aree regionali meglio infrastrutturate.
2) Così come manca ogni riferimento al Nuorese e all’Ogliastra nell’ambito degli 11 interventi prioritari definiti dalla Regione in sede di programmazione regionale 2023.
3) È assurdo che anche nell’ambito del PNRR non siano previsti fondi per le infrastrutture dell’area vasta di Nuoro e l’Ogliastra a valere sui circa 30 miliardi di euro disponibili a livello nazionale. È gravissimo che il PNRR nato per colmare i ritardi delle aree più deboli non porti un minimo di beneficio al centro Sardegna. Nonostante le grandi aspettative, nel nostro territorio il PNRR resta lettera morta.
4) Anche sul progetto Ferrovia è di nuovo calato il silenzio, dopo la mozione approvata in Consiglio regionale che impegnava la Giunta a procedere alla cessione della linea ferroviaria da Arst a RFI e destinare all’area vasta di Nuoro la quota del PNRR spettante per le infrastrutture.
5) Mentre le aree ZIR continuano a essere in mano a commissari liquidatori da decenni, nulla si muove sull’ampliamento della ZES Sardegna, un’altra opportunità persa, con incentivi che andranno a beneficio di chi fa impresa a Cagliari e a Olbia, senza che siano previste altrettante forme di compensazione per le aziende di territori svantaggiati come quelle della Sardegna centrale, dove peraltro sono attivi distretti industriali di rilevanza regionale quale il Distretto del Marmo di Orosei.
“È palese che su tutti questi fronti manchi una spinta forte e unitaria di rivendicazione da parte del Territorio che sembra rassegnato e privo di punti di riferimento a partire dalle principali istituzioni locali – conclude la nota -. In questa situazione così grave assistiamo da spettatori, e non senza stupore, alla crisi politica in atto nel Comune di Nuoro, città capoluogo che dovrebbe essere il punto di riferimento fondamentale delle battaglie dell’intero territorio”.
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