Le ricette dei lettori. Le panade di melanzane di Pupa Corgiolu
Pupa Corgiolu, originaria del Sarrabus ma ogliastrina d'adozione, gestisce un B&B a Tortolì e oggi ci regala la ricetta delle panade di melanzane, tipica della nostra Isola.
Pupa Corgiolu, originaria del Sarrabus ma ogliastrina d’adozione, gestisce un B&B a Tortolì e ci regala la ricetta delle panade di melanzane, tipica della nostra Isola.
INGREDIENTI
Mezzo kg farina 0
mezzo kg semolato
6 cucchiai d’olio
25 gr lievito
acqua tiepida per sciogliere il lievito
sale QB
PROCEDIMENTO
Impastare il tutto e far riposare l’impasto almeno mezz’ora. Nel frattempo tagliare a tocchetti le melanzane farle trifolare leggermente con aglio e prezzemolo e un filo d’ olio. Farle raffreddare. Prendere l’impasto, fare le rispettive porzioni, stenderle col mattarello ( non troppo sottile la sfoglia), mettere una parte delle melanzane trifolate al centro con dei pezzi di pomodoro maturo sopra e aggiungere aglio a pezzetti.
Mettere nella teglia con carta forno e infornare a 180/200 ° circa per un’ ora .Il tempo di cottura va a seconda del forno in dotazione. Terminata la cottura far scaldare dell’olio (dev’essere bollente). Versarlo sopra ogni focaccia e servire.
Buon appetito!
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Lo sapevate? Il coltello sardo si può regalare, ma a una sola condizione
Prima di farvene regalare uno da un vostro amico o da un parente è bene sapere una piccola cosa.
L’arte e l’abilità dei coltellinai sardi è un fatto noto in tutto il mondo. Da millenni il popolo sardo produce lame di qualità eccellente accompagnate da decorazioni artistiche di incredibile bellezza e valore artigiano.
Ne esistono vari tipi. Le più celebri sono la Pattadese (Pattada), l’Arburesa (Arbus), la Guspinesa (Guspini). Altri centri di eccellenza sono Tempio Pausania, Dorgali, Alghero, Santu Lussurgiu e Assemini. Ci sono poi due macrocategorie: la leppa e la resolza. Quest’ultima di differenzia per essere a serramanico, mentre la leppa ha il manico fisso, almeno nella tradizione.
Abitudine diffusa e assai gradita in Sardegna, soprattutto tra gli uomini, è di ricevere in regalo uno di questi magnifici coltelli che gli artigiani realizzano i manico d’osso e lama in acciaio. Non è un regalo come gli altri, ha un significato molto profondo. Oltre a essere un gesto di grande amicizia, rispetto e riconoscimento del valore altrui (soprattutto se il coltello è di grande pregio), è un auspicio di un felice futuro: serve a tagliare tutti i “rami secchi” del passato e concentrarsi sul futuro.
Prima di farvene regalare uno da un vostro amico o da un parente, però, è bene sapere una piccola cosa. Tecnicamente il coltello non si regala. Chi lo riceve è obbligato, secondo la tradizione, a regalare una moneta (di pochissimo valore) alla persona da cui lo riceve. In questo modo il coltello non servirà mai a separare l’amicizia.
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