Boom di presenze per la quarantunesima edizione dello Jerzu Wine Music Festival che in quattro giornate dal 7 al 10 agosto, ha portato nella città del vino Cannonau migliaia di turisti e visitatori. Un successo non scontato dopo due anni di stop dettati della pandemia. Il 10 agosto nella notte di San Lorenzo si è celebrato l’evento conclusivo del Wine Festival, la nota kermesse Calici di Stelle. Non poteva esserci conclusione migliore con numeri da record.

Sette le cantine aperte per dare ristoro ai partecipanti. Una passeggiata tra i gusti e i sapori della tradizione lungo un percorso nel centro abitato. Antipasti, cocoi de tamata e prena, malloreddus, carni, dolci e frutta hanno deliziato e soddisfatto anche i palati più esigenti. Il re Cannonau ha regnato sovrano.

Centinaia le persone in coda per assaggiare le prelibatezze, lunghe file di gente festante che a suon di musica diffusa dai palchetti vicini ai punti di ristoro, ha ballato fino a tarda notte. Ticket sold-out. Sono stati 1800 i calici venduti (tutti quelli a disposizione) per le degustazioni di cibo e vino.

Per tutti i quattro giorni del Festival si è respirata un’atmosfera di felicità che i tanti visitatori calice alla mano ricorderanno per parecchio tempo. Anche la Pro Loco che ha coordinato il festival col supporto dell’amministrazione comunale e della cantina Antichi Poderi, ha brindato al successo con il motto scelto per questa straordinaria edizione: La musica nutre l’anima, Jerzu la disseta.

«È stata un’edizione riuscitissima anche se abbiamo avuto poco tempo per organizzarla – ha commentato il presidente della Pro Loco Antonio Deiana – nonostante le difficoltà e il maltempo la comunità di Jerzu, come sempre, ha risposto alla grande mettendo in campo oltre duecento volontari. Abbiamo dimostrato grande unità ed è questo il messaggio più bello che possiamo lanciare all’esterno, l’immagine di un paese che vuole continuare a vivere, vuole venire fuori dalla pandemia e vuole riprendere a essere se stesso. La soddisfazione della Pro Loco è immensa per la riuscita della manifestazione».

Tripudio all’apertura del Wine Festival il 7 agosto con la Sagra del Vino, l’esibizione di diversi gruppi folk provenienti dalla tutta la Sardegna e con il concerto finale dell’artista Maria Giovanna Cherchi.

L’8 agosto grande spettacolo in piazza Europa con “Isola in festa” di Giuliano Marongiu. Il 9 agosto invece grande partecipazione alla manifestazione Jerzu Run organizzata in collaborazione con la società sportiva G.S. Atletica Ogliastra.

Intensa giornata il 10 agosto con le esibizioni, la mattina e il pomeriggio, dei migliori Street Boulder Sardi e non, per una gara mozzafiato. Tanta musica ancora sul palco più importante di Jerzu, quello di piazza Europa, dove sono saliti per la prima volta, i Train To Roots, con la loro inesauribile energia. Ad aprire e chiudere il concerto, le selezioni di Isla Sound System.

Con grande entusiasmo, Giuseppe Puncioni annuncia l’arrivo del suo secondo libro, “Ammentos”, un’opera speciale dedicata alla storia e alla memoria della città di Tortolì. “Ho sempre avuto il desiderio, fin da bambino, di conoscere la Tortolì di una volta e al contempo di poter conservare il ricordo di quei momenti”, racconta l’autore, spiegando come la passione per le immagini sia nata con l’avvento del computer, accompagnato dal suo primo scanner, dalla stampante e da una Olympus digitale.

Il libro è il risultato di anni di ricerca storica e collezionismo. Puncioni ha infatti raccolto documenti d’archivio, carte geografiche e fotografie, spesso condivisi sulla pagina Facebook “I Love Tortolì”, ma è stata soprattutto la collezione di vecchie cartoline della città a trasformarsi in una vera e propria passione.

“Ammentos” si inserisce in una trilogia che vuole rendere omaggio alla memoria visiva di Tortolì. Dopo il primo volume, dedicato alle cartoline in bianco e nero dal 1900 al 1967, il secondo volume si concentra sulle cartoline a colori, pubblicate tra il 1950 e il 2010. Il terzo volume, il più impegnativo, raccoglie la maggior parte delle fotografie collezionate da Puncioni negli anni, ritraendo famiglie e luoghi di Tortolì e Arbatax.

L’autore sottolinea l’importanza personale di questo progetto: “Spero che questo lavoro, per me importante, sia di vostro gradimento. Ai posteri l’ardua sentenza!” .