Grande scoperta: a Pompei sequenziato il Dna di un uomo sardo, vittima dell’eruzione del Vesuvio

Aveva fra 35 e 40 anni, soffriva di una malattia simile alla tubercolosi ed era probabilmente originario della Sardegna: della scoperta si parla sulla rivista Scientific Reports
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Aveva fra 35 e 40 anni, soffriva di una malattia simile alla tubercolosi ed era probabilmente originario della Sardegna.
Per la prima volta in assoluto è stato possibile leggere il Dna di uno degli abitanti di Pompei vittime della disastrosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, dimostra che è possibile recuperare Dna antico dai resti umani di Pompei, aprendo la via alle ricerche in questa direzione.
“Il Dna era molto degradato, ma siamo riusciti comunque a estrarlo”, ha detto all’Ansa il coordinatore della ricerca Gabriele Scorrano, dell’Università danese di Copenaghen e dell’Università di Roma Tor Vergata.
L’eruzione del Vesuvio aveva raggiunto l’uomo mentre si trovava nella Casa del Fabbro in compagnia di una donna più anziana, sui 50 anni, per la quale non è stato possibile fare un’analisi genetica. Grazie alla disponibilità del Parco Archeologico di Pompei, i ricercatori hanno potuto analizzare i due scheletri. “Il loro stato di conservazione era ottimo, non devono essere venuti a contatto con temperature troppo elevate”, ha spiegato Scorrano ad Ansa.
Lanusei, 180.000 euro per la manutenzione straordinaria della viabilità rurale

Particolare attenzione sarà dedicata alle zone in cui sono presenti abitazioni e aziende agricole, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e fruibilità quotidiana delle campagne
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Partono a Lanusei i lavori di manutenzione straordinaria della viabilità rurale, grazie a un finanziamento della Protezione Civile di 130.000 euro, integrato dal cofinanziamento del Comune per un totale di circa 180.000 euro.
Gli interventi, pianificati sulla base dei sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile, interesseranno diverse aree del territorio comunale e prevedono il rifacimento del manto stradale, la copertura delle voragini con materiali adeguati e la sistemazione di cunette e fossi per migliorare il deflusso delle acque piovane.
Particolare attenzione sarà dedicata alle zone in cui sono presenti abitazioni e aziende agricole, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e fruibilità quotidiana delle campagne. Questo progetto rappresenta un investimento strategico per la sicurezza e il potenziamento della rete viaria rurale, infrastruttura essenziale per la vita e il lavoro dei cittadini.

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