Grande scoperta: a Pompei sequenziato il Dna di un uomo sardo, vittima dell’eruzione del Vesuvio

Aveva fra 35 e 40 anni, soffriva di una malattia simile alla tubercolosi ed era probabilmente originario della Sardegna: della scoperta si parla sulla rivista Scientific Reports
Aveva fra 35 e 40 anni, soffriva di una malattia simile alla tubercolosi ed era probabilmente originario della Sardegna.
Per la prima volta in assoluto è stato possibile leggere il Dna di uno degli abitanti di Pompei vittime della disastrosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, dimostra che è possibile recuperare Dna antico dai resti umani di Pompei, aprendo la via alle ricerche in questa direzione.
“Il Dna era molto degradato, ma siamo riusciti comunque a estrarlo”, ha detto all’Ansa il coordinatore della ricerca Gabriele Scorrano, dell’Università danese di Copenaghen e dell’Università di Roma Tor Vergata.
L’eruzione del Vesuvio aveva raggiunto l’uomo mentre si trovava nella Casa del Fabbro in compagnia di una donna più anziana, sui 50 anni, per la quale non è stato possibile fare un’analisi genetica. Grazie alla disponibilità del Parco Archeologico di Pompei, i ricercatori hanno potuto analizzare i due scheletri. “Il loro stato di conservazione era ottimo, non devono essere venuti a contatto con temperature troppo elevate”, ha spiegato Scorrano ad Ansa.
Don Cabras a Jerzu, Don Loi a Perdasdefogu, Don Fadda ad Arzana: le nuove nomine del vescovo Mura

Il vescovo Mura ha comunicato una serie di importanti nomine che interesseranno diverse parrocchie e uffici della Diocesi, a partire da settembre
Al termine del consueto ritiro mensile del clero, svoltosi mercoledì 18 giugno nei locali del Seminario di Lanusei, il vescovo Antonello Mura ha comunicato una serie di importanti nomine che interesseranno diverse parrocchie e uffici della Diocesi, con decorrenza a partire dal prossimo mese di settembre.
Ecco l’elenco degli incarichi annunciati:
Don Giorgio Cabras è stato nominato parroco della parrocchia di Sant’Erasmo in Jerzu;
Don Michele Loi assume la guida della parrocchia di San Pietro in Perdasdefogu e il ruolo di Vicario foraneo della Forania di Seui;
Don Luca Fadda diventa parroco della parrocchia di San Giovanni Battista in Arzana;
Don Claudio Razafindralongo sarà Collaboratore pastorale nelle parrocchie di San Giuseppe in Tortolì, Sant’Elena in Lotzorai e Nostra Signora di Monserrat in Girasole;
Don Michele Congiu, già Vicario Generale, è stato nominato anche Direttore dell’Ufficio catechistico diocesano.
Il vescovo Antonello ha espresso un sentito ringraziamento ai sacerdoti coinvolti in questo avvicendamento per la loro disponibilità e spirito di servizio, sottolineando in particolare la riconoscenza per il lavoro svolto negli ultimi anni da Don Mariano Solinas e Don Luca Fadda, rispettivamente alla guida dell’Ufficio catechistico e della Forania di Seui.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche a Padre Joy Mattamal, che rientra nell’Ordine dei Mercedari dopo sette anni di prezioso servizio pastorale nella Diocesi. A lui è andata la gratitudine del Vescovo e dell’intero presbiterio e diaconato diocesano.
Le date ufficiali degli ingressi dei nuovi parroci saranno comunicate nelle prossime settimane.

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