Domenica 24 aprile si è svolta a Tortolì la quarta edizione del torneo Ogliastra Cup competizione di Brazilian Jiu Jitsu (sponsorizzata Asi). Si sono scontrati 20 team provenienti da tutte le province sarde per un totale di 200 atleti, di cui 40 bambini (dai 6 anni ai 15).

La peculiarità dell’Ogliastra Cup è stata quella di riuscire a riunire in un’unica competizione più stili di lotta (Grappling, Lotta, Brazilian Jiu Jitsu, Judo e Ju Jitsu tradizionale) e sotto un unico regolamento.

Una lunga e appassionante giornata di sport, durante la quale non sono mancate le emozioni da parte degli atleti vincitori. Tutto si è svolto, come ci raccontano gli organizzatori, in un clima di grande sportività e serenità, con gli spalti strapieni di atleti ma anche di persone incuriosite da questa disciplina ancora poco conosciuta.

Le lotte hanno avuto inizio alle 10 del mattino e si sono concluse alle 19. Sono andate avanti a ritmo serrato, senza pausa. Si è partiti dalla categoria Classe A No GI (esperti) e i bambini con il Kimono a seguire la Classe B NO GI, per concludere con il Brazilian Jiu Jitsu dalle cinture marroni sino alla bianca.

Alla fine del torneo si è stilata la classifica dei team che hanno ottenuto un punteggio maggiore in base ai podi conquistati dagli atleti.

Al terzo posto la Fight Nuoro Accademy seguita dal maesto Luca Mattu, al secondo posto l’Accademia Budo Clan seguita dall’istruttore Alessandro Fadda e al primo posto il Team Rolling Island-Officine Jiu Jitsu seguita dall’istruttore Matteo Brodu.

«Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff impeccabile che ha permesso la riuscita dell’evento, agli arbitri Matteo Brodu, Giancarlo Piquireddu e Claudio Lubrano, alla coordinatrice delle aree lotta Rosaria Casula. Un super ringraziamento va ai 200 lottatori che hanno dato spettacolo sul tatami e al pubblico presente e generoso che ha contribuito alla raccolta fondi per l’Ail» afferma Alessandro Fadda, organizzatore dell’apprezzato torneo, patrocinato dall’ente promozionale ASI Sardegna. 

Tra i bronzetti nuragici più celebri mai rinvenuti c’è sicuramente quello del guerriero con quattro occhi e quattro braccia.

Si tratta di una statuetta sicuramente molto particolare caratterizzata da un’aura di fierezza e solennità.

È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell’epoca nuragica. Fu un pastore della zona a fare questa scoperta nel lontano 1865.

Ma perché questa conformazione? Le ipotesi sono tante e diverse, ma convergono su un punto. Il guerriero è raffigurato in tal modo per il suo alto valore militare. Quattro occhi e quattro braccia per spiegare empiricamente la sua grande forza durante la battaglia. Secondo alcuni studiosi raffigurerebbe un grande guerriero mortale dotato di grandi capacità. Secondo altre tesi sarebbe la rappresentazione di un’antica divinità nuragica guerriera, o di un “demone-eroe” capace di trascendere la natura umana.

Le corna sono invece un unicum in tutto l’artigianato nuragico che potrebbe essere frutto di un restauro non proprio fedele all’originale.