La curiosità. Perchè in Sardegna non esistono le vipere?

L'assenza di questi rettili ha a che fare con la separazione della Sardegna dal continente europeo di milioni di anni fa. Ecco la spiegazione completa
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La Sardegna si separò dal continente europeo 25-28 milioni di anni fa, dopo il distacco della microplacca sardocorsa, mentre i Viperidi giunsero in Europa, dall’Asia, in tempi più recenti.
La separazione dovuta al mare impedì dunque il riprodursi in Sardegna di questi rettili.
Come riporta Focus, sembra che le vipere abbiamo però vissuto in Sardegna 20 milioni di anni fa e poi circa 8 milioni di anni fa. Ma essendo abituati ad ambienti caldi, quando sopraggiunsero epoche più fredde si estinsero.

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Il compianto pittore Sergio Muntoni: villagrandese di nascita, tortoliese nel cuore, maestro di realismo e ambasciatore dell’Ogliastra nel mondo

Campione di realismo e di eleganza, vincitore di numerosi premi, ha sempre mantenuto un profilo discreto, guidato da un’umiltà rara. Nel catalogo “Sergio Muntoni. Il passato presente” scriveva: «Dipingo per un piacere personale che mi gratifica dentro, per rendere partecipi e trasmettere emozioni e sensazioni. Far vedere agli altri, in un modo diverso, tutto ciò che ci circonda: questo sì che mi gratifica».
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Sergio Muntoni, pittore nato a Villagrande Strisaili e tortoliese d’adozione, ha dedicato tutta la sua vita all’arte, trasformando ogni quadro in un racconto profondo della sua terra. Le sue opere hanno attraversato confini e mari, esposte in tutta Italia, in Germania, a Nizza, New York e Panama, portando ovunque la bellezza del quotidiano isolano. I suoi lavori hanno dialogato con quelli di grandi maestri del Novecento come Morlotti, Guttuso, Viviani e De Chirico. Muntoni è stato anche pittore ufficiale di Legambiente, responsabile provinciale di Salvalarte, e tre delle sue opere fanno parte della Pinacoteca Italiana di Hong Kong.
Campione di realismo e di eleganza, vincitore di numerosi premi, ha sempre mantenuto un profilo discreto, guidato da un’umiltà rara. Nel catalogo “Sergio Muntoni. Il passato presente” scriveva: «Dipingo per un piacere personale che mi gratifica dentro, per rendere partecipi e trasmettere emozioni e sensazioni. Far vedere agli altri, in un modo diverso, tutto ciò che ci circonda: questo sì che mi gratifica».
Il 18 marzo 2014, una grave malattia lo ha strappato alla sua famiglia e alla comunità di Tortolì, lasciando un vuoto incolmabile. Ci ha lasciato la moglie Rosita, i figli Stefano, Giorgio e Andrea, e un’infinità di amici e ammiratori della sua arte.
Come ricordava il professore Tonino Loddo: «Sergio Muntoni usa il cesello per rivelare le anime dei luoghi e delle persone. È un uomo sensibile, lontano dalle mode, capace di catturare lo spirito di ciò che dipinge, andando oltre il semplice apparire per raggiungere l’emozione dell’essere».
Oggi, i suoi quadri continuano a parlare, a trasmettere la luce e l’anima dell’Ogliastra, e Sergio Muntoni resta tra noi, non solo nei pennelli e nei colori, ma nel modo in cui ci ha insegnato a guardare il mondo: con meraviglia, delicatezza e amore per ciò che ci circonda. La sua arte non è solo memoria, ma presenza viva, un ponte tra chi lo ha conosciuto e chi, guardando i suoi lavori, potrà ancora sentire il battito di un cuore sardo.
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