É una storia di amicizia e solidarietà quella che ha coinvolto Paolo Tedone, 66 anni, luogotenente dell’esercito in pensione e la famiglia Pisotsky conosciuta nel 2018 in Ucraina quando Tedone si era recato in ambasciata a Kiev con l’obiettivo di ottenere la documentazione per una bimba con gravi problemi di salute che doveva essere operata in Italia.

Il giovane Roman Pisotsky, 32enne assistente di volo della compagnia di bandiera Ukraine International Airlines, dopo un volo alle Maldive, si è trovato bloccato in un paradiso terrestre mentre l’inferno era scoppiato nella sua terra: il volo non poteva più fare ritorno a Kiev e tutto l’equipaggio non ha potuto fare rientro a casa.

La madre del giovane, disperata, ha contattato Paolo Tedone sperando che potesse aiutare il figlio. Roman è riuscito a raggiungere prima Vienna e due giorni fa è stato accolto in serata all’aeroporto di Cagliari. Il ragazzo non aveva niente con sé, eccetto la divisa che indossava, ed è stato necessario acquistare tutto.

La speranza di Roman é quella di poter tornare il prima possibile a Kiev, per riabbracciare la moglie e la sua piccola di 7 mesi, ma la situazione non è semplice e non si sa quando sarà possibile fare ritorno in Ucraina.

«Umanamente parlando ed in coscienza, non potevo essere indifferente a questa richiesta di aiuto. Spero che possa risolversi in breve tempo il terribile conflitto» spiega Paolo Tedone.

Un passato che sembra lontano anni luce e invece si tratta di uno scatto in cui potevano essere presenti i nostri nonni o genitori perché è stato scattato negli anni Trenta.

La foto di oggi, gentilmente concessa da Massimo Mulas, ritrae la prima pompa di benzina a Tortolì, in Corso Umberto.

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