Da oltre 15 anni alla guida dell’Atelier Eventi, la 46enne ilbonese Cinzia Chiai non smette mai di sorprendere con le sue mille idee e iniziative.

Ultima nata in casa Chiai, l’idea di realizzare un reality dedicato ai matrimoni, che si intitolerà “Promessi Sposi” e verrà presto trasmesso da Videolina.

«Durante il lockdown, che ha chiaramente penalizzato tutti noi commercianti, ho deciso di non perdermi d’animo e di ideare un nuovo progetto, ambizioso ed entusiasmante – spiega Cinzia Chiai – ho ideato un format televisivo dedicato al mondo del matrimonio che verrà girato proprio nelle sale del mio Atelier di Tortolì. In ogni puntata ci sarà una coppia di sposi di cui si racconterà la storia d’amore e oltre alla scelta degli abiti, con parenti e amici in due momenti diversi, ci saranno diverse dinamiche che vedranno impegnati una rosa di bravissimi esperti sponsor del programma, dai preparativi più romantici alle vere scene da un matrimonio! Altra location del reality sarà il bellissimo locale AcquaChiara a Porto Frailis, dell’amico e prezioso collaboratore Michele Fanni».

Appuntamento su Videolina oggi alle 15. In questa prima puntata conosceremo Roberta e Giovanni, la prima coppia che convolerà a nozze. Il programma sarà condotto da Veronica Fadda, per la regia di Francesco Lattuca.

Sergio Muntoni, pittore originario di Villagrande Strisaili, ma tortoliese d’adozione, per tutta la sua vita si è dedicato all’arte e alla pittura. Le sue opere sono state esposte in tutta Italia, ma anche in Germania, a Nizza, a New York e a Panama.  I suoi quadri, che fanno della vita quotidiana isolana la protagonista indiscussa, sono stati esposti insieme a quelli di grandi artisti del Novecento come Morlotti, Guttuso, Viviani, De Chirico e altri. È stato pittore ufficiale di Legambiente e responsabile provinciale di Salvalarte. Tre dei suoi quadri fanno parte della Pinacoteca Italiana di Hong Kong.

Campione di realismo e bellezza, vincitore di premi e riconoscimenti, acclamato anche in patria, Muntoni ha sempre tenuto però un basso profilo e una apprezzata umiltà. Nel catalogo delle sue opere “Sergio Muntoni. Il passato presente” edito nel 2008, a proposito della sua fama commenta: «Se qualcuno lo pensa veramente non può che farmi piacere, ma per quanto mi riguarda non dipingo con la speranza di essere il più bravo o di diventare il più celebre, o per assillo economico, ma dipingo per un piacere personale che mi gratifica dentro, per rendere partecipi  e trasmettere ai miei osservatori delle emozioni e delle sensazioni. Questo sì che mi gratifica: far vedere agli altri, in un modo diverso, tutto ciò che ci circonda».

Ci ha lasciati il 18 marzo 2014. Una triste giornata per i tortoliesi. L’ artista, a soli 58 anni, è stato portato via da una grave malattia, mentre si trovava ricoverato all’ospedale San Francesco di Nuoro. Il maestro ha lasciato la moglie Rosita e i figli Stefano, Giorgio e Andrea, nonché un incredibile numero di amici e sostenitori della sua arte. Muntoni, in quella che possiamo senza dubbio definire una lunga e sfolgorante carriera, ha esposto le proprie opere nelle gallerie d’arte di tutto il mondo e reso orgogliosi i propri concittadini, portando in ogni continente i paesaggi e la cultura della sua amata terra.

Il professore Tonino Loddo ha detto di Muntoni e delle sue opere: “Usa il cesello, Sergio Muntoni, per dipingere i suoi quadri ma soprattutto per quella straordinaria capacità di rivelare le anime delle persone e dei luoghi di cui ci parla. Un uomo sensibile e intelligente, lontano da mode e tendenze pittoriche di maniera. Muntoni è continuamente alla ricerca del genio dei luoghi e delle persone. Dei suoi soggetti, infatti, egli vuole catturare lo spirito, e ciò lo fa agendo su due punti di vista, l’insider e l’outsider, il dentro e il fuori. Giunge, in tal modo, attraverso la conoscenza di due punti di vista che non solo non si eliminano, ma al contrario sono contemporaneamente esistenti nonostante le differenze prospettiche, ad andare oltre il mero apparire (che pure narra con precisione) per conquistare l’emozione dell’essere individuale”.