In Sardegna capita spesso che le rocce assumano forme molto particolari.

Sono tantissime quelle le cui sembianze ricordano le fattezze degli animali: orsi, cani, tartarughe, polpi e un elefante.

Quest’ultima è forse la più suggestiva. Si trova a Castelsardo, al km 4,3 della strada statale 134 che conduce al paese di Sedini.

Si tratta di un grosso masso trachitico e andesitico di color grigio-ruggine alto circa 4 metri. Oltre alla sua perfetta forma di pachiderma la roccia è importante perché ospita al suo interno due importanti domus de janas del periodo prenuragico.

Vi ricordate Nico, il personaggio di “Mai dire gol” tifoso del Cagliari, interpretato da Giovanni Storti che teneva lezioni di lingua sarda? È probabile che il comico abbia tratto ispirazione dai nomi in limba degli animali, per i suoi sketch. Vi avevamo già raccontato la lunga sequela di lemmi usati per il pipistrello, oggi vi raccontiamo quelli utilizzati per la volpe, animale diffusissimo nell’Isola. Se li leggerete tutti di fila, vi sembrerà di sentire il mitico Nico.

Sarà perché ingiustamente associata a pregiudizi legati alla sua natura di predatore, ma in Sardegna sono davvero moltissimi i nomi coi quali viene chiamata la volpe. Ecco l’elenco stilato attingendo dai vari dizionari online disponibili, ma non siamo sicuri che la lista dei nomi sia completa. Qualcuno dei lettori ne conosce altri?

Mazzone, mariane, gròdhe, maciòni, margiàne, marxani, mariani, can’areste, rusta, pestemala, sa ’ucca mala, groddhe, gravisu, cumonarzu, sa ’ulpe, peicanu, fraizzu, grupi, gurpe, liori, lodde, arresi, callizza, compare.