Sono 1.372 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale non si registrano nuovi contagi.

In totale nell’Isola sono stati eseguiti 92.691 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 3, nessuno in terapia intensiva, mentre 6 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.224 pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 134 in tutto.

Sul territorio, dei 1.372 casi positivi complessivamente accertati, 255 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 877 a Sassari.

Nel bel mezzo della meravigliosa costa baunese – da sempre oggetto di attenzione da tutto il mondo –, tra altri paradisi di zona come Cala Goloritzé e Cala Luna, c’è la splendida Cala Birìala.

Piccoli sassi bianchi, acqua cristallina: lo scorcio da favola è protetto da un’ampia falesia costituita da arenaria e depositi eolici risalenti al quaternario.

Ci parla di questo paradiso in terra il dottor Mura, vice comandante della compagnia Barracellare di Baunei.

La piccola spiaggia è incastonata come un diamante in mezzo a un arco roccioso, sempre di roccia arenaria ma di colore scuro.

Al di sopra della spiaggia, c’è un ceduo irregolare di leccio risultante dai tagli dei carbonai – ricordati come “is foresterisi” –, protagonisti delle principali attività di altri tempi. Nel bosco, la pendenza passa dal 35 al 50% circa.

“Is foresterisi” e i pastori del paese hanno lasciato numerose tracce come le passerelle in ginepro, conosciute come “is scalonese”, costruite sia per facilitare il cammino di animali e uomini che per passare dal piccolo bosco che sovrasta la spiaggia all’estesa foresta denominata dai baunesi “Su saltu mannu”. Numerose anche le aie carbonili, piccole piazzole dove i carbonai, una volta effettuato il taglio degli alberi, depezzavano i tronchi in piccoli assortimenti, poi prontamente preparati per “As forreddas”, dove veniva prodotto il carbone utile alle industrie e ai mezzi di locomozione del tempo.

Evidenti al nord, sulla falesia rocciosa, le scale che i marinai usavano per ormeggiare i velieri facilitando il carico del carbone.

«Riconosciuta l’urgenza di adottare misure di contenimento del Covid-19 per la sanità e incolumità pubblica, si è provveduto a fissare in 300 il numero massimo di persone presenti in contemporanea sulla Cala, come da ordinanza Sindacale n.7 del 30/6/2020» dichiara il Capitano Antonio Murru Comandante della Compagnia Barracellare di Baunei. «L’accesso alla Cala è consentito dalle ore 9 alle ore 17. In tal modo, al di là delle questioni tecnico-giuridiche, si garantisce un maggior benessere dei turisti sardi e internazionali che scelgono di vivere il paesaggio meraviglioso del comune di Baunei».

Foto: Canyoning in Sardegna

Curiosità

Particolarmente adatta per escursioni subacquee per l’importante presenza di pesci.

Come si arriva

Per giungere alla meravigliosa Cala via terra, bisogna affrontare un percorso di trekking tra i monti del Supramonte. Si parte dal Golgo. In alcuni tratti, la difficoltà del percorso – ci sono alcune arrampicate – è necessaria una guida esperta.

Via mare è invece più semplice: si può partire con imbarcazioni private da Arbatax, Cala Gonone e Santa Maria Navarrese