Il parroco della Chiesa di San Gregorio Magno in via del Borghetto a Pirri, don Eugenio Cocco, è stato aggredito nella notte da due uomini.

I due, con il volto travisato dai passamontagna, si sono introdotti intorno all’1.30 all’interno della casa parrocchiale, dove don Eugenio stava dormendo. Il prete ha sentito dei rumori ed è andato a vedere di cosa si potesse trattare.

A quel punto si è accorto dei due malintenzionati che lo hanno subito aggredito. Don Eugenio ha provato a difendersi e ne è nata una collutazione. Il prete è caduto a terra riportano un lieve trauma cranico. Subito ha chiamato il 112.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Norm di Cagliari guidati dal capitano Stefano Martorana insieme a un’ambulanza del 118. Don Eugenio è stato trasportato al pronto soccorso del Brotzu per accertamenti ma le sue condizioni sono apparse subito buone, tant’è che questa mattina alle 7 ha tenuto regolarmente la Messa per i fedeli. Nessuna traccia dei due balordi che lo hanno aggredito. Chiara per gli inquirenti l’intenzione di voler mettere a segno un furto da parte dei due. Ancora da chiarire se siano riusciti a portare via qualcosa dalla casa del prete.

Un vero e proprio laboratorio artigianale per la lavorazione della droga, nascosto nel cuore del paese. È la scoperta fatta dai Carabinieri della Stazione di Desulo, che nella mattinata del 18 dicembre hanno arrestato un 28enne desulese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, al termine di una perquisizione domiciliare d’iniziativa.

All’interno dell’abitazione i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 chilogrammi di marijuana, suddivisi in numerosi involucri di varie dimensioni, 8 grammi di hashish, 6 grammi di cocaina, oltre a bilancini di precisione, una bilancia digitale e una grande quantità di materiale utilizzato per il taglio, la pesatura e il confezionamento delle dosi.

L’appartamento, situato in pieno centro abitato, si presentava in uno stato di evidente disordine: tavoli e ripiani erano occupati da bustine vuote, ritagli di cellophane, residui di sostanze stupefacenti e strumenti per la lavorazione sparsi in più stanze. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, l’intera abitazione era stabilmente adibita alla preparazione della droga destinata allo spaccio, senza particolari accorgimenti per nascondere l’attività illecita.

Il giovane è stato immediatamente arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari. Successivamente, a seguito della convalida dell’arresto, nei suoi confronti sono state applicate le misure cautelari dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione rientra nel più ampio piano di controllo del territorio portato avanti dai Carabinieri della Compagnia di Tonara, con particolare attenzione alle aree interne, spesso considerate meno esposte ma che, come dimostrano i fatti, non sono immuni da fenomeni di microcriminalità e traffico di sostanze stupefacenti.