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Ferragosto sardo contrassegnato dal fuoco intanto anche oggi allerta incendi nel cagliaritano | Ogliastra - Vistanet
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Ferragosto sardo contrassegnato dal fuoco intanto anche oggi allerta incendi nel cagliaritano

Ferragosto sardo contrassegnato dal fuoco intanto anche oggi allerta incendi nel cagliaritano

Ferragosto sardo contrassegnato dal fuoco intanto anche oggi allerta incendi nel cagliaritano

Anche per questa giornata viene confermata la situazione di attenzione rinforzata per pericolo di incendio nella zona di Cagliari. Ieri altri numerosi incendi si sono sviluppati nell'Isola, quello di Buddusò cominciato due giorni fa ha mandato in fumo 50 ettari di sughereta

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16 Agosto 2019 09:10 La Redazione

L’incendio scoppiato due giorni fa in agro del comune di Buddusò, località “Su Campu”, dove sono intervenuti gli elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Anela, Alà dei Sardi oltre ai Canadair 8 e 28 di stanza ad Alghero,è stato finlmente domato. Le operazioni di spegnimento sono state dirette da un agente del Corpo forestale della Stazione di Buddusò, coadiuvata da squadre di Forestas. L’incendio ha bruciato circa 50 ettari di sughereta.

Durante la scorsa notte si è sviluppato in agro del comune di Nuoro, località “Stazione di Prato Sardo”, dove è intervenuto 1 elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Farcana.Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Nuoro, coadiuvata da 1 squadra di volontari, circa 10 squadre di Forestas e le squadre dei vigili del fuoco

All’alba sono riprese le operazioni per lo spegnimento di un incendio in agro del comune di Torpè località “Sas Vides”, dove sono intervenuti 2 elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Sorgono e Farcana. Le imponenti operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Lula coadiuvata da 7 pattuglie delle stazioni forestali confinanti, 10 squadre di forestas, 4 di volontari e 2 di vigili del fuoco.

Un incendio in agro del comune di Illorai, località “Sas Costas”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Bono coadiuvata da 5 squadre di Forestas, 1 di volontari e 1 di barracelli.

Nel comune di Golfo Aranci, località “P. Bados”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Limbara. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Olbia.

A San Gavino Monreale, località “Is Pontixeddus” è stato necessario disattivare le linee elettriche, sono intervenuti 2 elicotteri leggeri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Fenosu e Marganai ed 1 elicottero pesante (Super Puma) da Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Sanluri coadiuvata da 1 squadra di Barracelli, 2 squadre di Forestas e 3 di Volontari.

Altro incendio nel cagliaritano, Comune di Pula, in località “Medau nuraxeddu”, dove sono intervenuti 2 elicotteri leggeri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Fenosu e Villasalto ed 1 elicottero pesante (Super Puma) da Fenosu. Si è disposto inoltre l’invio di 2 Canadair CAN8 e CAN28.
Nella mattinata di ieri anche in agro del comune di Orani località “Fraviles”, un incendio per cui è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Orani coadiuvata dagli elitrasportati e dalla pattuglia del CFVA di Nuoro. Sul posto inoltre sono giunti per dare supporto 1 suadra di Forestas, 1 di Vigili del fuoco e 1 di Volontari.

Un incendio in agro del comune di Macomer località “Sa tanca ‘e chercu”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Macomer coadiuvata 3 squadre di Forestas e 1 di Barracelli.
Incendio in agro del comune di Pabillonis località “Millamara”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu . Si è disposto inoltre l’invio di 2 Canadair CAN8 e CAN28.Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Guspini coadiuvata dale squadre di Foresta.

Infine si è operato su un incendio in agro del comune di Tempio Pausania, località “Punta della finusa”, dove sono intervenuti 2 elicotteri leggeri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Limbara e Alà dei Sardi . Si è disposto inoltre l’invio di 1 Canadair CAN18 da Alghero. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Pula coadiuvata dalle numerose squadre della macchina antincendio.

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Il ritorno alla terra nella storia dell’ogliastrino Salvatore Marongiu: “Il futuro dell’agricoltura è umano, etico e comunitario”



«La strada mi è sempre stata chiara — racconta — il mio obiettivo è la libertà. Sin da bambino ho avuto una sensibilità particolare per la bellezza della natura, il rispetto del paesaggio e una forte avversione per l’inquinamento e gli sprechi». 

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5 Novembre 2025 15:58 Michela Girardi

In Ogliastra, Salvatore Marongiu coltiva un sogno antico quanto il grano che cresce nei suoi campi: la libertà. Un obiettivo chiaro, quasi una vocazione, che lo ha riportato alla terra dopo esperienze lavorative molto diverse. «La strada mi è sempre stata chiara — racconta — il mio obiettivo è la libertà. Sin da bambino ho avuto una sensibilità particolare per la bellezza della natura, il rispetto del paesaggio e una forte avversione per l’inquinamento e gli sprechi». 

Nel 2015, un corso di agricoltura sinergica e un progetto di coltivazione partecipata del grano accendono la scintilla. Nasce così una passione profonda, che lo porterà insieme alla moglie Stefania Demurtas a fondare Tenute Il Maggese, un’azienda agricola che oggi si estende su 27 ettari tra frumento, legumi, agrumi, olivi, aglio e zafferano. «Abbiamo creato questa realtà per avere buone ragioni per non emigrare — spiega — non perché ci sia stato un ritorno economico immediato, ma perché un sogno, un progetto, può darti il coraggio di restare». 

Per Salvatore, lanuseino ma da tanti anni residente a Girasole, coltivare non è solo un mestiere, ma un gesto etico e spirituale. «Siamo anime incarnate in questa vita terrena e la cura della terra è una responsabilità morale oltre che tecnica» afferma. Le sue pratiche di agricoltura rigenerativa e agroforestazione sintropica non si limitano a seguire protocolli agronomici: sono esercizi quotidiani di umiltà e gratitudine.

«La rigenerazione del suolo nasce dalla presenza umana consapevole — spiega — la qualità dell’intenzione accelera i processi naturali tanto quanto le tecniche stesse».  L’Ogliastra, con il suo patrimonio culturale profondo, è un terreno fertile ma complesso per l’innovazione. «Proporre pratiche nuove qui richiede ascolto e concretezza — spiega — non imponiamo modelli, ma condividiamo esperienze. Quando le persone vedono che la cura della terra porta risultati, l’innovazione smette di sembrare un capriccio e diventa un ritorno ai saperi antichi».

Nel cuore del lavoro di Tenute Il Maggese ci sono i semi antichi, ma anche miscugli evolutivi che si adattano anno dopo anno al clima e al suolo. «Sono semi liberi, senza royalties o vincoli di proprietà intellettuale — sottolinea — e questo garantisce sovranità agricola e sostenibilità economica».  Per Marongiu, questi miscugli rappresentano un patrimonio dinamico, capace di evolvere insieme al territorio. «Non sono un’eredità statica, ma un processo vivo di adattamento. Sono, in pratica, i semi del futuro».  Nel 2024 l’azienda riceve l’Oscar Green di Coldiretti, con Stefania Demurtas come titolare. Un premio che riconosce non solo l’innovazione agricola, ma anche il valore sociale e ambientale del loro lavoro. «È un attestato di fiducia — dice Salvatore — che ci incoraggia a continuare nella direzione della rigenerazione e della comunità».

In una Sardegna che continua a vedere i giovani partire, Marongiu parla con lucidità del valore di restare. «Chi emigra porta sempre una ferita — racconta — mio zio mi disse un giorno che chi è rimasto ‘se l’è cavata’, perché restare, anche con fatica, ti permette di non perdere te stesso».  Ma restare non basta: servono politiche, infrastrutture, formazione e accesso alla terra. «Senza strumenti concreti, il ritorno alla terra resta una scelta per pochi. Bisogna creare condizioni reali per permettere ai giovani di vivere di agricoltura».

Il nome dell’azienda non è casuale. Il maggese è il tempo di riposo del suolo, il momento in cui la terra si rigenera. «Per noi è anche una metafora — spiega — vogliamo che Il Maggese sia un luogo dove anche le persone possano fermarsi, ricaricarsi, crescere».  L’azienda è oggi un centro di formazione, accoglienza e scambio: ospita volontari, organizza corsi, feste, laboratori sull’agricoltura rigenerativa e percorsi esperienziali che uniscono natura, educazione e spiritualità. Nonostante l’apertura al pubblico, la priorità resta il lavoro agricolo. «Accogliamo visitatori solo se le esperienze sono reali e partecipative — spiega — niente spettacoli o marketing. Raccontiamo la verità, anche le difficoltà. L’autenticità nasce da lì».

Quando si parla di transizione ecologica, Salvatore non usa mezzi termini: «La transizione è lavoro, non slogan. È osservare, togliere il superfluo, creare connessioni e fare rete. Non serve aggiungere infrastrutture pseudo-green: serve cura, sobrietà e coerenza».  Per Marongiu, l’agricoltore del futuro sarà un custode del paesaggio, un innovatore sociale e un produttore di cibo sano, capace di unire conoscenze antiche e strumenti tecnologici. «La tecnologia deve servire a migliorare la vita e liberare tempo, non a disconnetterci dal reale. Il futuro dell’agricoltura è umano, etico e comunitario».

Ogni anno sempre più giovani si avvicinano al suo progetto, attratti da un modo di vivere e di coltivare che restituisce senso e radici. «Chi vibra allo stesso modo arriva — conclude — noi non raccontiamo favole. Coltiviamo cibo vero, relazioni vere, libertà vera».

Salvatore Marongiu con Stefania Demurtas pH Anna Piroddi

Salvatore Marongiu con Stefania Demurtas pH Anna Piroddi

Salvatore Marongiu pH Anna Piroddi

Salvatore Marongiu pH Anna Piroddi

Salvatore Marongiu con Stefania Demurtas pH Anna Piroddi

Salvatore Marongiu con Stefania Demurtas pH Anna Piroddi

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