Osini, si chiude il sipario sulla Sagra delle Ciliegie: grande successo per la due giorni ricca di eventi e prelibatezze
Un percorso enogastronomico e 20 punti di esposizione, la Sagra delle Ciliegie a Osini ha aperto i battenti dando avvio alla manifestazione che racconta la vita di un intero paese.
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Un percorso enogastronomico e 20 punti di esposizione, la Sagra delle Ciliegie a Osini ha aperto i battenti dando avvio alla manifestazione che racconta la vita di un intero paese. La due giorni di degustazioni, convegni mostre e spettacoli, è iniziata nonostante la pioggia, con gli espositori, musicisti, i convegni e naturalmente le ciliegie. Cantine e forni aperti con gli stand degli artigiani provenienti da ogni parte dell’Isola, hanno regalato le loro eccellenze e dato il via alla rassegna organizzata dal Comune di Osini con la collaborazione della Pro loco.
Le sorprese, per tutti i gusti, non sono mancate e sono servite a capire perché dopo 15 anni, l’Amministrazione e i giovani della Pro Loco si siano fatti in quattro per una rassegna che già dai suoi esordi ha spostato migliaia di visitatori nel centro ogliastrino.
Nella giornata di sabato nella Sala consiliare si è svolta la tavola rotonda sulla cerasicoltura curata dall’Agenzia Laore ha riunito esperti e coltivatori. E’ stata una occasione per approfondire le tecniche della coltivazione, la conoscenza delle nuove varietà e fare una panoramica della produzione osinese. La festa delle ciliegie è proseguita con la Compagnia d’Armi Medievali che ha portato a Osini una ricostruzione storica del periodo tardo giudicale della Sardegna. Nella piazza Europa le Infioratrici della Città di Tortolì hanno riprodotto sotto forma d’infiorata, il marchio distintivo della sagra targata 2019. I visitatori hanno potuto avviarsi al percorso enogastronomico tra forni e cantine per le vie del paese.
Nella giornata di domenica la Sagra si è aperta con il convegno sul turismo all’aria aperta a cura del Club Camperisti Sardi su “Ambiente, benessere e cultura: l’abc del viaggiare in libertà”. Il dialogo tra camperisti, operatori turistici ha sensibilizzato al tema “messo in pratica” poi dagli organizzatori per le vie del paese. L’evento è entrato nel vivo con la musica trascinante della Funky Jazz Orchestra di Berchidda, la sfilata delle maschere tradizionali e gruppi folk, la mostra “Sutiles Naves” sulla navigazione nuragica realizzata dall’associazione Archistoria di Sinnai; le esibizioni delle “Occhi di Falco Circolo Falconiere di Sardegna” di Sassari e le escursioni in fuoristrada fino al Parco Archeologico e al complesso nuragico “Serbissi” con la Cooperativa Archeo Taccu, o con il trenino gommato fino a Osini Vecchio e la Scala San Giorgio.
L’affascinante percorso tra le fragranze della produzione osinese e gli oggetti dell’artigianato ha entusiasmato golosi e intenditori. Pienone per le prenotazioni con Ajò in Pullman, esaurite a una settimana dall’evento. Per le vie del centro è stato possibile prenotare il percorso enogastronomico con protagonisti indiscussi i piatti tipici: sa coccoi prena, civargedda, culurgionis, carne di pecora arrosto e dolci a tema.
Gli organizzatori, Tito Loi e i ragazzi della pro loco in testa, salutano questa edizione, ringraziando il paese che ha saputo accogliere i visitatori: «Celebriamo il meritato successo dell’economia delle zone interne, Osini ha messo in vetrina i suoi prodotti più significativi con la maestria di chi sa ospitare».
La Sagra delle Ciliegie è stata organizzata dal Comune di Osini e coordinata dall’associazione turistica Pro Loco Osini con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e in stretta collaborazione l’Associazione Archeo Taccu,Hotel Ristorante Scala San Giorgio e Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai.
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Questa descrizione rende solo parzialmente giustizia a Vanessa Montanari, attrice emergente del panorama cinematografico nazionale e in dirittura d’arrivo nel conseguimento della Laurea Specialistica in Ingegneria Edile e Architettura. Giovane bolognese, si divide tra il tirocinio in un’impresa dove c’è la prospettiva di un lavoro futuro e la recitazione.
Viene notata sul palco dal regista bolognese Federico Del Buono che, intravedendo in lei un grande talento, la convince a prendere parte al cortometraggio scritto da lui: “Trovami”. Dopo questa esperienza Del Buono scrittura la Montanari nel successivo “Conquista il Mondo”, che lui stesso dirigerà ed il risultato sarà eccezionale.
Una persona con i piedi ben piantati per terra, con esperienze lavorative in vari settori, tra cui la scuola dove ha ricoperto la figura di insegnante di sostegno.
“Il muro tra di noi” affronta un lutto straziante: la morte di una madre che segna profondamente i familiari. Il marito Pietro (Marescotti) innalza un muro invisibile nei confronti del resto del mondo, compresi i due figli Alex (Pesce) e Monica (Montanari). Il medico di famiglia Cesare (Bicocchi) tenta, per proprio tornaconto, di fare richiudere Pietro in una casa di riposo da lui stesso gestita.
«A differenza del personaggio di Giada in “Conquista il Mondo” – svela Montanari – nel “Muro tra di noi” Monica è un personaggio totalmente diverso da quella che sono io, quindi non c’era traccia di me nella sua interpretazione. Mi rendo conto che quando entro in scena mi immergo completamente in quello che faccio, e nel caso del personaggio di Monica non serviva nessuna sfumatura del mio carattere».

