Anche a Tortolì la carta di identità elettronica

Il comune di Tortolì emetterà la nuova carta di identità elettronica (C.I.E.) secondo quanto previsto dal D.L 78/2015. Oltre ad essere uno strumento di identificazione del cittadino è anche un documento di viaggio in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea ed in
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Il comune di Tortolì emetterà la nuova carta di identità elettronica (C.I.E.) secondo quanto previsto dal D.L 78/2015. Oltre ad essere uno strumento di identificazione del cittadino è anche un documento di viaggio in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea ed in quelli con cui lo Stato Italiano ha firmato specifici accordi.
Le carte d’identità in formato cartaceo ed elettronico rilasciate in precedenza resteranno valide fino alla loro data di scadenza. Dal 2 novembre 2017, pertanto, non è più possibile emettere le carte d’identità cartacee se non nei casi eccezionali e straordinari previsti debitamente documentati dall’utente (motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche).
La C.I.E. non verrà consegnata immediatamente, i dati acquisiti dal Comune saranno inviati telematicamente all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che provvederà alla stampa e alla spedizione (o in Comune o all’indirizzo indicato in fase di acquisizione dati) entro sei giorni lavorativi dalla richiesta.
Per evitare di trovarsi sprovvisti del documento, è necessario controllare la data di scadenza della propria carta di identità ed attivarsi per tempo per richiederla (è possibile prenotarsi a partire dai sei mesi che precedono la data di scadenza del vecchio documento). Non è necessario rinnovare la carta d’identità in occasione di cambi di indirizzo e di residenza.
«Con l’attivazione della carta di identità elettronica si va verso una digitalizzazione delle pratiche con l’obiettivo di uno snellimento delle procedure e di un risparmio nei consumi, seguendo le vigenti direttive in materia – commenta l’assessore agli Affari Generali Stefania Vargiu – . Molto importante, di grande valore sociale, l’introduzione della possibilità di esprimere la propria volontà di donazione di organi e tessuti, al momento della richiesta del documento».
MODALITA’ DI RICHIESTA
Per richiedere la carta d’identità elettronica è obbligatorio fissare un appuntamento sull’apposita Agenda Ministeriale (vedi portale ministeriale: www.cartaidentita.interno.gov.it.) oppure allo sportello dell’Ufficio Anagrafe (il martedì dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 17.30, il mercoledì e il venerdì dalle 11.00 alle 13.30).
L’Agenda ministeriale sarà attiva dal 31 ottobre 2017. In entrambe le modalità di richiesta il cittadino si dovrà recare presso l’Ufficio Anagrafe – C.I.E. il giorno dell’appuntamento con: Tessera sanitaria /codice fiscale; Vecchia carta di identità scaduta/in scadenza/deteriorata. Se è stata smarrita portare la denuncia di smarrimento o furto; 1 fototessera recente con le caratteristiche stabilite dal Ministero dell’Interno (allegate al presente avviso); Ricevuta del versamento effettuato (se si preferisce il pagamento tramite bonifico bancario o bollettino postale); Ricevuta della prenotazione.
Nella fase istruttoria saranno acquisiti oltre i dati del cittadino anche le impronte digitali e il cittadino maggiorenne potrà esprimere la propria volontà rispetto alla donazione di organi e/o tessuti in caso di decesso. I minorenni possono ottenere la carta di identità fin dalla nascita. Al momento dell’elaborazione della richiesta è sempre necessaria la presenza del minore e di entrambi i genitori.
Il costo della C.I.E. è di € 22,50 per il semplice rilascio e di € 28,00 per il duplicato.

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Il Ginepro nano, piccolo gigante delle montagne sarde: vive dove pochi osano, scopriamo dove

Vive dove pochi osano, oltre il limite degli alberi. Sembra umile, rannicchiato al suolo come per difendersi dal vento, ma il Ginepro nano è un autentico sopravvissuto. Scopriamo insieme dove poterlo trovare.
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Sembra umile, rannicchiato al suolo come per difendersi dal vento, ma il Ginepro nano è un autentico sopravvissuto. La sua corteccia bruno-rossastra racconta storie di inverni gelidi e di sole impietoso, mentre i rami, contorti e intricati, sembrano il frutto di una lenta danza con gli elementi.

Foto Forestas
I giovani germogli, glabri e angolosi, portano foglie aghiformi lunghe appena un centimetro, rigide e pungenti, con una sottile banda glauca sulla pagina superiore. Quelle più vicine alla punta dei rami si piegano verso il legno, come se volessero proteggerlo.

Foto Forestas
Pianta dioica, nasconde i suoi fiori all’ascella delle foglie. I frutti, i caratteristici galbuli sferici dal colore bluastro, maturano lentamente: ci vogliono oltre dodici mesi, da aprile-maggio, quando fiorisce, fino al settembre-ottobre dell’anno successivo. All’interno custodiscono due o tre semi, promesse di nuove piante pronte ad affrontare le stesse sfide.
Il Ginepro nano ha radici antiche. Diffuso sulle montagne europee e persino a basse quote dell’emisfero settentrionale, in Sardegna trova il suo regno nel Supramonte di Orgosolo e sul massiccio del Gennargentu. Vive dove pochi osano: nella fascia sopramontana, oltre il limite degli alberi. Ama la luce piena, resiste al vento e al gelo, e non fa distinzioni sul terreno che lo ospita.
È una lezione di resilienza vegetale, un simbolo silenzioso delle nostre montagne, che insegna come anche le forme più piccole possano essere straordinariamente forti.

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