Nei giorni scorsi all’interno delle strutture del Presidio Ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei hanno fatto la loro comparsa i contenitori per la raccolta differenziata di plastica, carta, vetro e alluminio.

I contenitori si trovano in tutte le aree comuni dell’ospedale mentre contenitori più grandi sono stati sistemati all’esterno, di fronte agli ingressi del presidio.

L’obiettivo dell’installazione dei contenitori è duplice: da un lato agevolare cittadini e operatori, nella differenziazione dei rifiuti attraverso spazi facilmente individuabili e raggiungibili, dall’altro, contribuire al sistema della differenziata così come doveroso per una struttura come il presidio ospedaliero nel quale ogni giorno sono presenti centinaia di persone. 

Con lo stesso obiettivo, lo scorso anno fu realizzato un vademecum per i dipendenti dedicato alle “Buone azioni quotidiane verso la sostenibilità”con il quale si suggeriva agli operatori di adottare alcune semplici norme per il risparmio energetico. Tra queste lo spegnimento di computer e monitor se non utilizzati, la stampa dei documenti cartacei solo se strettamente necessario, e la limitazione, quando possibile, dell’uso dell’ascensore.

Iniziativa che si aggiunge all’installazione negli scorsi anni di un impianto fotovoltaico nella struttura del poliambulatorio di Tortolì e alla realizzazione di un impianto per la produzione di acqua calda sanitaria da pannelli solari che permette l’indipendenza dalla centrale termica nel periodo estivo.

Anche nella nostra Isola si coltiva la spirulina, una microalga a forma di spirale da cui prende il nome, riconosciuta dalla FAO come “Alimento del Futuro”. Questo superfood naturale è ricco di proprietà nutrizionali e può essere consumato in molti modi: si può aggiungere a succhi freschi, smoothie, yogurt o essere utilizzato come ingrediente per preparare ricette sia dolci che salate.

Le qualità della spirulina sono ben note fin dai tempi degli Aztechi e oggi stanno tornando molto apprezzate in Europa e in Italia. È un prodotto ideale non solo per l’alimentazione, ma anche per la cosmesi e la produzione di integratori, grazie al suo alto valore nutrizionale.

In Sardegna la spirulina viene prodotta nella miniera di Monte Sinni, vicino a Nuraxi Figus, nel Sulcis-Iglesiente, sotto la gestione di Carbosulcis, una società controllata dall’assessorato regionale all’Industria. Questa miniera è stata l’ultima attiva in Italia fino al 2019, anno in cui è stata sospesa l’attività estrattiva, nonostante le ingenti riserve di carbone ancora presenti.

La produzione della spirulina sarda è affidata all’azienda Livegreen, che opera seguendo rigorosi standard di igiene e sicurezza e adottando principi di economia circolare: l’acqua utilizzata nella coltivazione viene infatti riciclata, evitando sprechi. Il prodotto è completamente naturale, privo di iodio, glutine e qualsiasi controindicazione. Il fiore all’occhiello di Livegreen è la spirulina pura in forma di spaghettini, ma l’azienda realizza anche compresse, vegburger, barrette e pasta senza glutine.