Questa mattina, in via Logudoro a Tortolì, un cittadino della Guinea, classe 86, è stato aggredito mentre distribuiva dei volantini pubblicitari.

Come ha riferito ai carabinieri, mentre transitava è stato aggredito da un cane di piccola taglia. Nel tentativo di liberarsi dell’animale il ragazzo gli avrebbe dato dei calci scatenando la rabbia dei padroni (una coppia di Tortolì) che lo hanno a loro volta attaccato.

I proprietari del cane sono stati identificati e sul posto è intervenuto il personale del 118, che ha trasportato il ragazzo al pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei.

Il ferito si trova attualmente ricoverato a Lanusei per un trauma cranico. Per lui la prognosi è di 15 giorni.

Non sono state presentate querele. 

Era il 1933, e la piccola Aurora Secchi lottava tra la vita e la morte. Una scarlattina feroce l’aveva colpita, e le complicazioni erano così gravi che i medici avevano già somministrato l’estrema unzione. I genitori, disperati, non sapevano più a chi rivolgersi… finché non affidarono le loro preghiere al Beato fra Salvatore da Horta.

Quella sera, quando tutto sembrava perduto, accadde qualcosa di straordinario: Aurora, che da ore giaceva in coma, aprì gli occhi, si sedette sul letto e chiese… da mangiare. I medici rimasero sbalorditi: nessuna spiegazione scientifica poteva rendere conto di quella guarigione improvvisa. Era un miracolo.

Il 3 maggio 1933 la Chiesa riconobbe ufficialmente l’evento, e pochi anni dopo, il 17 aprile 1938, Papa Pio XI canonizzò fra Salvatore da Horta.

Qualche giorno fa, in occasione del novantesimo anniversario di quel prodigio, la comunità di Mandas ha avuto l’onore di ospitare le reliquie del santo, rivivendo l’emozione di una storia che continua a stupire. Un ringraziamento speciale al gruppo FB Saboris Antigus per aver condiviso questa straordinaria vicenda.

Conoscevate questa storia? Racconta di una bimba che, di fronte all’oscurità della malattia, trovò la luce in un miracolo che ancora oggi fa tremare il cuore.